AiutiAMObrescia: in un mese ordini e acquisti per 12,6 milioni

È stato investito il 79% delle risorse reperite grazie a 55.731 donazioni. Dieci le linee di intervento
L’arrivo di pacchi targati AiutiAMObrescia in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
L’arrivo di pacchi targati AiutiAMObrescia in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
AA

È un bilancio nel segno della concretezza, quello di AiutiAMObrescia. A cinque settimane dal lancio della raccolta fondi, voluta da Fondazione Comunità Bresciana e Giornale di Brescia, l’elenco di quanto è stato fatto assume proporzioni straordinarie. Il totale della raccolta ammonta a 16.209.713,31, raccolti grazie a più di 55mila donazioni.

Una somma che è già stata impegnata per il 79%, grazie al quotidiano e attento lavoro del Comitato che sovrintende alla gestione delle risorse. I soldi spesi, fra ordini, acquisti, sovvenzioni e contributi ammontano a 12.691.368 euro, con un delta di circa 3,4 milioni che verranno stanziati nelle prossime settimane secondo le necessità che via via emergeranno dal territorio (per sottoporre le richieste di aiuto la mail di riferimento è aiutiamobrescia@fondazionebresciana.org). Non passerà comunque molto tempo, visto che il leit motiv di AiutiAMObrescia è stato fin dal principio quello di spendere in fretta e spendere bene. Interventi capillari.

Come donare:

Fondazione Comunita Bresciana Onlus (NB senza accento per evitare problemi)
Ubi Banca
IBAN: IT76Z0311111238000000001390
Causale: AIUTIAMOBRESCIA (NB senza hashtag)
Per chi risiede all'estero: BIC BLOPIT22

Per effettuare donazioni online si può accedere al canale di raccolta attivato attraverso la piattaforma For Funding. In caso si voglia mantenere l'anonimato per le pubblicazioni sul Giornale di Brescia aggiungere ANONIMO nella causale. 

La raccolta fondi, molti lo ricorderanno, era stata lanciata il 9 marzo con l’obiettivo primario di supportare le terapie intensive degli ospedali bresciani, acquistando dei caschi respiratori non invasivi destinati ai pazienti malati di Coronavirus. Si puntava a recuperarne almeno un centinaio per far fronte all’emergenza, e invece ne sono stati distribuiti oltre mille, con un impegno economico di quasi un milione di euro. È solo un esempio di quanto è stato complessivamente fatto seguendo dieci linee di intervento che si sono evolute ed integrate nel corso delle settimane. E proprio per la linea uno, quella relativa all’acquisto di apparecchiature per gli ospedali (ventilatori, letti di terapia intensiva, ecografi, saturimetri... ) AiutiAMObrescia ha investito oltre 3 milioni.

Un altro importante capitolo di spesa è quello che riguarda i dispositivi di protezione (linea due). Con circa 2,8 milioni sono state acquistate un milione e mezzo di mascherine chirurgiche; oltre 310mila FFP2 e circa 51mila FFP3; quasi 13mila tute monouso; 20mila visori protettivi; 10mila camici impermeabili; 2mila occhiali di protezione; 30mila flaconi di gel igienizzante da 100 ml e 3mila e 600 flaconi da mezzo litro. Oltre, infine, a 30mila paia di guanti. Mezzo milione di euro è stato invece destinato al sostegno delle organizzazioni di trasporto sanitario (linea tre) per le spese di benzina, dispositivi di protezione e disinfezione dei mezzi; mentre altri 2 milioni e mezzo sono stati investiti per contribuire alla realizzazione di 62 posti letto di terapia intensiva negli ospedali bresciani (linea quattro).

Uno dei progetti più cari ad AiutiAMObrescia è stato quello riguardante l’ospedale diffuso, su cui è stato investito un milione e mezzo (linea cinque). La somma ha consentito di ricavare 151 nuovi posti letto per pazienti Covid alla Domus Salutis, al Don Gnocchi di Rovato, al Richiedei di Palazzolo e Gussago e alla Maugeri di Lumezzane. Più letti necessitano ovviamente di più personale, sia negli ospedali sia nelle strutture di riabilitazione. Con mezzo milione AiutiAMObrescia ha supportato le nuove assunzioni di medici e infermieri (linea 6). Un altro milione verrà invece devoluto attraverso un apposito bando alle realtà del terzo settore (linea sette); mentre con 134mila euro sono state acquistate due ambulanze per la Croce Rossa Italiana (linea otto). La linea nove punta a supportare con mezzo milione il telemonitoraggio domiciliare di pazienti seguiti a casa o dimessi; infine 130mila euro sono andati a supporto di alcuni progetti specifici.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia