"Ai Caduti dell’Adamello": il rifugio diventa high tech

Il rifugio "Ai Caduti dell’Adamello" sarà provvisto di elettrofiltri sugli impianti a biomassa per la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. Questa è la decisione riportata nel protocollo di intesa fra la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione "Ai Caduti dell’Adamello", approvato dalla Giunta provinciale.
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Il rifugio "Ai Caduti dell’Adamello" sarà provvisto di elettrofiltri sugli impianti a biomassa per la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera.  Questa è la decisione riportata nel protocollo di intesa fra la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione "Ai Caduti dell’Adamello", approvato dalla Giunta provinciale.

Il rifugio, situato a 3.040 metri d’altitudine, avrà pannelli solari per la produzione di acqua calda e un impianto fotovoltaico per la produzione di 12 kw. Gli interventi di consolidamento e ristrutturazione sono stati realizzati in legno e materiale compatibile con l’ambiente. Inoltre, attraverso una collaborazione con l’Università di Trento, è stato realizzato un impianto che permette di produrre idrogeno dall’acqua e dal sole, di immagazzinarlo allo stato gassoso e di restituirlo in base ai fabbisogni energetici del rifugio.

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