Addio a Ughetta Ambrosi, una vita fra teatro e cultura

A 96 anni si è spenta una signora amica di ogni arte, degli artisti e della bellezza
Ughetta Ambrosi
Ughetta Ambrosi
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Ughetta Ambrosi la trovavi ad ogni prima teatrale, ad ogni importante proiezione cinematografica o conferenza. La sua competenza superava quella di critici titolati, formulava osservazioni puntualissime, e quando non poteva dir bene di qualche spettacolo, trovava modi elegantissimi per esprimere il suo pensiero con chiarezza. Se n’è andata in punta di piedi, a 96 anni, protetta dal cerchio affettuoso della sua famiglia, una delle figure luminose di questa città.

Discrezione, diplomazia, una vivacissima e non comune intelligenza, cultura in continuo aggiornamento, fascino, leggerezza ed eleganza la rendevano unica: la sua leadership naturale era da tutti riconosciuta nei più diversi contesti. Ughetta Ambrosi è stata amica di molti artisti: per fare solo qualche nome, la regista Mina Mezzadri, lo scenografo Enrico Job, la regista Premio Oscar alla carriera Lina Wertmüller, gli attori Franca Nuti, Gian Carlo Dettori, Giulia Lazzarini, Marisa Laurito, e tanti teatranti bresciani. Legata alle attività del Ctb, per anni radunò amici e artisti nella sua casa di via dei Musei, per dei «dopo-teatro» che diventavano occasione di scambio culturale e di confronto di opinioni.

Ughetta Mantelli Ambrosi era nata a Parma il 6 agosto 1926, figlia unica di un militare di carriera, chiamato ad operare in vari fronti di guerra, dalla Cirenaica all’Etiopia nel corso del lungo conflitto mondiale, per finire poi prigioniero in India. La storia di Ughetta iniziava sempre da questo padre, dalla sua forzata assenza dagli affetti familiari, e dall’amata Parma, culla di civiltà, di cui lei si sentiva ed era perfetta incarnazione. Fin da giovane coltivò la sua viva curiosità intellettuale. Dopo aver frequentato il Liceo Calini, si iscrisse all’Università Cattolica di Milano, conseguendo la laurea in Economia e commercio.

Sposata con Ottorino Ambrosi (a cui diede fondamentale collaborazione nella conduzione dell’azienda familiare, e quattro figli), si dedicò all’insegnamento della Matematica e della Ragioneria, applicandosi con passione all’educazione dei ragazzi, con cui stabilì intense e cordiali relazioni. Presidente del Soroptimist Club di Brescia dal 1982 al 1984, si prodigò per la preparazione professionale dei giovani, specie se di modeste origini sociali, e per progetti a favore della città. Nella sua vita privata e in quella del Club ha sempre praticato e promosso il valore dell’amicizia. I funerali si svolgono oggi alle 15,30 nella chiesa di San Clemente, in città.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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