Addio a Monsignor Mazzolari, il vescovo dei bambini soldato

Monsignor Cesare Mazzolari, il vescovo missionario nato 74 anni fa a Brescia, che salvava i bambini soldato e comprava gli schiavi per dare a loro la libertà, è morto questa mattina a Rumbek, la sua diocesi nel neonato Sud Sudan, il Paese del quale nei giorni scorsi è stata riconosciuta l’indipendenza.
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Monsignor Cesare Mazzolari, il vescovo missionario nato 74 anni fa a Brescia, che salvava i bambini soldato e comprava gli schiavi per dare a loro la libertà, è morto questa mattina a Rumbek, la sua diocesi nel neonato Sud Sudan, il Paese del quale nei giorni scorsi è stata riconosciuta l’indipendenza e che il missionario comboniano ha fatto appena in tempo a salutare.

Monsignor Mazzolari è stato attivo per anni tra gli indios del Messico e i neri di Cincinnati; nel 1999 Giovanni Paolo II lo aveva consacrato vescovo.

Mons. Mazzolari si è sentito male mentre celebrava la messa, al momento della consacrazione: si è accasciato su una sedia portandosi una mano al petto mentre gli mancava il respiro. Condotto prima in sacrestia e poi nella sua stanza è stato visitato da un medico di Rumbek, che ne ha disposto il ricovero all’ospedale di Stato, dove però lo stesso medico che lo aveva visitato a casa, il dottor Chan Deng Malual, non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

Sono stati avvertiti alcuni vescovi della Conferenza episcopale del Sud Sudan, incluso il presidente, Gabriel Zubeir Wako. Sono stati avvertiti anche i familiari del vescovo
missionari, a Brescia, e la sua famiglia comboniana.
 

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