Addio a Lucia, cuoca generosa e indimenticabile

Dopo essere stata bidella alle elementari era diventata la regina dei fornelli dell’oratorio di Roncadelle
Lucia Tortelli aveva 91 anni, una vita di impegno e servizio - © www.giornaledibrescia.it
Lucia Tortelli aveva 91 anni, una vita di impegno e servizio - © www.giornaledibrescia.it
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Era una finta burbera straordinariamente simpatica. Una donna di carattere, perno per la sua famiglia e tra i principali protagonisti di pagine oratoriane ormai consegnate alla storia roncadellese. Lucia Tortelli, per tutti la mitica Cia, se n’è andata a 91 anni con quella discrezione che ha contraddistinto ogni momento della sua lunga, operosa e fruttuosa esistenza. Si è spenta nel sonno, vogliamo sperare serenamente, ma in fondo ne siamo certi. Il giorno prima era andata a messa, come faceva del resto quotidianamente da sempre, la sua è stata una vita sorretta da una fede granitica, senza bisogno di tanti appigli teologici e quindi inscalfibile.

Una donna tenace e infaticabile che ha affrontato le fatiche senza mai arrendersi;rimasta vedova giovanissima, non aveva ceduto allo sconforto, si era rimboccata le maniche per mantenere i suoi due figli. Era così diventata la bidella delle elementari, e nonostante la sua statura teneva a bada decine di bambinetti chiassosi con uno sguardo;non solo, era lei a prendere in consegna gli scolari che venivano messi in punizione dalla maestra, per tutti c’era un compito da assolvere: ricoprire i volumi della biblioteca scolastica, e guai a non piegare la carta con precisione.

Poi era arrivata la pensione e per Lucia era iniziata la seconda vita, in coppia con Rino Conforti (altro amatissimo volontario scomparso troppo presto) era così diventata la cuoca dei campi scuola dell’oratorio. Insieme hanno sfamato centinaia di ragazzi, due cuochi nostrani che la trattorie si sognano. Perché Cia e Rino ci aggiungevano la passione, il prendersi cura con cuore di quei ragazzi in vacanza tra i monti. Lucia, con la sua ironia beffarda, era anche la presidente di giuria della Roncola d’Oro, sempre parziale ovviamente, altrimenti non sarebbe stata lei. Generosissima con il prossimo, era volontaria animatrice della Casa di riposo, «vado dai miei nonni» diceva, anche quando era prossima ai novant’anni. Mancherà immensamente.

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