Acque Bresciane: «Sindaci, vietate di bagnare gli orti e i giardini»

La società invita i Comuni a usare l'acqua potabile solo per scopi alimentari, domestici e igienici
L'irrigazione di un orto
L'irrigazione di un orto
AA

«Ordinate ai vostri cittadini di limitare l’uso dell’acqua potabile ai soli scopi alimentari, domestici e igienici». Niente irrigazione di orti e giardini, niente lavaggio dell’auto. Arriva dalla società Acque Bresciane l’invito ai sindaci degli 85 Comuni serviti a firmare apposite ordinanze.

«Nell’ultimo periodo di osservazione - spiega il direttore Paolo Saurgnani - abbiamo constatato che il livello dei consumi giornalieri, rapportato alla scarsa disponibilità della risorsa idrica, era in continuo aumento». Una tendenza che, viste le previsioni meteorologiche, «induce ad una maggiore attenzione da parte di tutti e ad un controllo più accurato sui territori».

Quella di Acque Bresciane ai sindaci è una sollecitazione, non una imposizione. Tuttavia sono diciannove (e stanno aumentando) i Comuni che - da fine giugno ad oggi - hanno già stabilito restrizioni nel senso indicato. Eccoli: Angolo Terme, Barbariga, Carpenedolo, Castel Mella, Cologne, Dello, Gardone Riviera, Gargnano, Moniga, Monticelli Brusati, Paderno Franciacorta, Pisogne, Provaglio d’Iseo, Puegnago, Salò, Soiano del Lago, Torbole Casaglia, Tremosine e Zone.

Il 24 giugno la Regione aveva emesso l’ordinanza col divieto di innaffiare orti e giardini dalle 6 alle 22. Acque Bresciane va oltre. «L’abbassamento dei livelli di falda, delle portate delle sorgenti e dei livelli dei bacini lacustri, unitamente all’aumento dei consumi - ribadisce la società di gestione del ciclo idrico integrato - inducono a mantenere alta l’attenzione sull’utilizzo e il controllo della risorsa per garantire la continuità del servizio e un corretto soddisfacimento dei fabbisogni primari della popolazione».

Sempre in tema, ieri la Giunta regionale ha approvato un protocollo d’intesa con Water Alliance, la prima rete di imprese fra aziende idriche in house della Lombardia, con 13 aziende pubbliche (fra cui Acque Bresciane) che garantiscono il servizio idrico a 8,5 milioni di abitanti. «Puntiamo a migliorare la governance, l’efficienza e la qualità del servizio idrico integrato», ha commentato l’assessore regionale al Territorio, Pietro Foroni. La Regione e Water Alliance si impegnano a sviluppare azioni per garantire lo sviluppo di strategie comuni sulla tutela delle acque e per fronteggiare le emergenze climatiche e le crisi idriche. Le azioni riguarderanno anche l’adozione di strategie per l'approvvigionamento dell’acqua in caso di ridotta disponibilità delle risorse.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia