Acqua, a Brescia arriva la bolletta unica per i condomini

Dopo il congelamento del 2017, A2A prepara l’addio ai contatori singoli di ventottomila alloggi
BOLLETTA UNICA DELL'ACQUA IN CONSIGLIO COMUNALE
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Due anni fa l’operazione era stata «congelata» dalla Loggia, che aveva fatto pesare «politicamente» il ruolo di «azionista di maggioranza di A2A». Ma ora la multiutility ha rimesso in pista il suo progetto per dire addio alle bollette inviate ai singoli utenti dei condomini: arriverà un’unica fattura al condominio, sui dati del contatore «somma» o «stradale», spetterà poi ai condomini o all’amministratore calcolare la ripartizione tra le varie utenze.

Una piccola rivoluzione che interesserà ventottomila appartamenti, il 43% degli utenti del Comune di Brescia, che dovranno adeguarsi entro il prossimo autunno. Il caso è stato riportato alla luce dall’interrogazione presentata dalla Lega in apertura del Consiglio di lunedì. Il 26 giugno 2017 A2A aveva già scritto alle associazioni degli Amministratori di condominio spiegando che l’evoluzione della normativa imponeva di superare i contatori divisionali. La levata di scudi delle associazioni aveva portato la Loggia, il 9 luglio 2017, a «bloccare» la bolletta unica condominiale.

Davide Giori ha chiesto conto dei nuovi incontri tra A2A e Amministratori. L’assessore al bilancio Fabio Capra ha in effetti spiegato che l’operazione si è rimessa in moto. Una decisione «obbligata» visto che quello bresciano è un caso «unico a livello nazionale».

Tutto nasce negli anni ’60 e ’70 quando nei condomini cittadini si consolida una pratica ora in contrasto con le nuove normative: esiste infatti un problema regolatorio (la fattura deve essere calcolata al contatore somma a servizio dell’intero stabile) e un problema antitrust (la lettura della singola utenza è un servizio svolto da società terze, come Isupe, che oggi A2A svolge gratis con «una disparità di trattamento non più sostenibile»).

«Un’anomalia tutta bresciana» per sanare la quale sono stati avviati incontri per raccogliere dalle associazioni «esigenze di supporto e consulenza». Sono state proposte facilitazioni: contatori condominiali smart, individuazione del corretto criterio di riparto, supporto per gestire le morosità. «La bolletta unica - ha concluso Capra - sarà inferiore della somma delle singole utenze. E resta comunque la possibilità di richiedere la separazione degli impianti e dei punti di consegna, in modo che a ciascun condomino venga fatturato l’effettivo proprio consumo».

Giori ha però sentenziato: «Il messaggio politico è chiaro: la Loggia ha cambiato posizione». Dure le associazioni Anaci e Ababi: «Ora i cittadini dovranno pagare anche i debiti altrui - si legge in una nota - a beneficio di una controllata del Comune di Brescia» che, ricordano le associazioni, ha visto un aumento della tariffa del 60% negli ultimi 5 anni. Quanto al supporto da parte di A2A, «nulla di più errato - dicono Anaci e Ababi - gli Amministratori sono stati solo informati della volontà di trasformare i contratti di fornitura privati in contratti condominiali».

 

 

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