Abusi in palestra a Brescia: arrestato maestro di arti marziali

È accusato di violenza sessuale, esercizio abusivo della professione medica, commercio di farmaci illegali e truffa aggravata
L'ingresso del tribunale di Brescia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso del tribunale di Brescia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Un maestro di arti marziali, sua moglie e il suo broker finanziario sono accusati a vario titolo di violenza sessuale, aggravata, esercizio abusivo della professione medica, commercio abusivo di farmaci illegali e truffa aggravata. Secondo i carabinieri l'uomo «avrebbe sfruttato il suo ruolo carismatico di maestro di arti marziali per creare un rapporto di dipendenza psicologica con alcuni allievi ed allieve che frequentavano la sua palestra, spingendoli a sessioni di sesso di gruppo cui talvolta avrebbe partecipato anch’egli, spesso insieme alla moglie che si sarebbe dedicata all’organizzazione degli incontri. Alcune delle vittime donne hanno denunciato di aver subito violenze sessuali durante queste occasioni».

Le accuse

Nella palestra di Brescia, dove insegnava arti marziali, il maestro avrebbe praticato anche agopuntura senza averne titolo, così come avrebbe prescritto farmaci anoressizzanti o finalizzati al miglioramento/potenziamento delle prestazioni sessuali, il cui commercio sul territorio nazionale è vietato, importandoli dall’estero. I locali della palestra sono stati posti sotto sequestro preventivo dalla magistratura proprio per la contestazione di questi ultimi due reati. Il maestro è agli arresti domiciliari mentre i due complici sono stati denunciati a piede libero. Solo il maestro è accusato di reato di violenza sessuale aggravata. Per lui e la moglie, il gip ha escluso il più grave reato di riduzione in schiavitù psicologica, come, invece, avrebbe voluto la procura. 

Infine, attraverso un broker finanziario di sua conoscenza anch’egli indagato, il 52enne avrebbe convinto i parenti di alcuni frequentatori della palestra ad investire ingenti somme di denaro, dietro la promessa mai esaudita di ottenere elevate rendite mensili perpetue.

L'interrogatorio

Il maestro di karate, agli arresti domiciliari da mercoledì 20 aprile, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip, davanti al quale è comparso per l'interrogatorio di convalida della misura cautelare. All'uomo, vengono in particolare contestato di aver approfittato della sua influenza su quattro allieve - tutte di età compresa tra i 18 e i 20 anni, particolarmente fragili sotto il profilo psicologico - affinché avessero rapporti sessuali con lui. Le violenze si sarebbero consumate negli spazi del circolo in città riconducibile al maestro, ma anche nella sua abitazione.

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