Abbuffata di cultura per Natale: ai musei di Brescia 3mila ingressi in due giorni

Il 25 e il 26 tante persone a Santa Giulia, Pinacoteca e Capitolium. L'iniziativa apprezzata dai cittadini
PIENONE AI MUSEI
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Le abbuffate di Natale e Santo Stefano non hanno placato la fame di cultura. Anzi. A servire su un piatto d’argento un ghiottissimo dessert ci ha pensato Brescia Musei, che nei giorni delle feste ha regalato ai bresciani l’occasione per sconfiggere anche la letargia postprandiale. Il pomeriggio del 25 dicembre porte aperte alla Pinacoteca Tosio Martinengo, dove sono stati staccati in quattro ore oltre 300 biglietti.

Addirittura il doppio dei visitatori per le mostre allestite in Santa Giulia: «La città del Leone» ha registrato 637 ingressi; 627 invece i tagliandi per «Victoria Lomasko. The Last Soviet Artist».

Il bilancio

Una risposta ancora più entusiastica è arrivata ieri, quando in centinaia hanno deciso di vivere un Santo Stefano in famiglia dedicandosi alla scoperta dei tesori di casa. A favorire l’affluenza anche l’ingresso omaggio per tutti i residenti e i nati nel comune di Brescia, che ha spinto cittadini e non solo ad affollare Capitolium e dintorni.

I quattro musei aperti hanno totalizzato quasi 1600 visite: Santa Giulia in testa con 725 ingressi; 372, invece, quelli in Pinacoteca; 289 al Parco Archeologico di Brescia romana e 174 al Museo delle Armi in Castello, che ha pagato temperature non proprio favorevoli. «Siamo soddisfatti per i numeri della Tosio Martinengo - commenta il direttore di Brescia Musei Stefano Karadjov -: È un ottimo segnale, perché storicamente è il museo più difficoltoso da promuovere e invece stiamo constatando sempre più affezione da parte dei bresciani e di presa di coscienza del suo valore».

  • I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano
    I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano
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  • I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano
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  • I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano
    I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano
  • I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano
    I bresciani nei musei cittadini a Natale e Santo Stefano

Se la gratuità ci ha messo lo zampino, è pur vero che 740 visitatori hanno deciso di acquistare il ticket per accedere alle mostre temporanee: 531 per «La città del Leone» e 209 per le opere di Victoria Lomasko. Per contro, sono stati parecchi i visitatori non residenti in città che - a fronte dell’omaggio limitato ai residenti e ai nati a Brescia - hanno deciso di girare i tacchi. Qualcuno scornato, altri delusi e molti con la promessa di tornare il 30 dicembre, quando la gratuità per Santa Giulia sarà estesa rispettivamente ai residenti e nati anche in provincia.

Quasi nessuno ha comunque rinunciato a una passeggiata nell’area antistante il Capitolium, con tanto di scatto ricordo con lo sfondo del colonnato. «Non siamo di Brescia e passavamo di qui per caso: abbiamo deciso di approfittarne per scoprire questa zona affascinante della città» dicono Chiara e Luca. Anita ha scelto di trascorrere il Santo Stefano a Brixia per Isgrò: «L’ingresso gratuito è un’occasione d’oro, che può servire a stimolare la curiosità di tanti. Io sono rimasta davvero colpita dalla Quarta Cella e dai suoi dettagli incredibili, come gli anelli dipinti che reggono le tende».

In camper

Michela e Ivan sono di Coccaglio, ma i loro bimbi Francesco e Angelica sono nati in città: «Abbiamo approfittato dell’iniziativo e abbiamo apprezzato soprattutto la Vittoria Alata». Graziella e Piergiorgio sono di Treviso e sono arrivati a Brescia in camper: «Ci fermiamo qui due giorni. Per ora abbiamo visto il Duomo e adesso ci concentriamo sul Capitolium».

Anche Marina, Irina e Anastasia arrivano da fuori: «Da Cremona - spiega Marina - . Adoro Brescia e ho voluto portare qui mia mamma che non c’era mai stata». A Santa Giulia ci sono Adam e Gian, che compie gli anni proprio a S. Stefano: «Per noi quella di visitare un museo in questo giorno è ormai una bella traduzione». Vittorio arriva da Vicenza con Anna, che lo sta accompagnando in giro per la città: «Devo proprio dire che Brescia ha una marcia in più».

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