A Sanpolino, nuovi alberi e murales sui piloni della metro

Conclusi i lavori che contribuiscono a definire il volto del quartiere «giovane»
AA

Un quartiere giovane, che si fa conoscere e che porta al futuro della città. Sanpolino vede finalmente terminati i lavori di costruzione del nuovo parcheggio, del corso ciclopedonale e dell’area verde di corso Bazoli. Un progetto di riqualificazione urbana che il quartiere ha visto realizzarsi negli ultimi mesi, a partire dalle piste ciclabili che collegano i quartieri limitrofi e via Serenissima con Buffalora, fino alle opere di street art che decorano i 27 piloni del viadotto della metropolitana. A questi si aggiungono gli ultimi tasselli mancanti per completare il mosaico urbano ed ecologico di Sanpolino.

Conclusi i due nuovi raccordi stradali con via Fiorentini e via Merisi, corso Bazoli e la fermata della metro possono ora contare su di un nuovo parcheggio da ben 60 posti, metà dei quali ombreggiati dal viadotto, e sormontati da limitatori d’altezza per evitare che tir e camper vi sostino senza permesso. Il nuovo tratto di pista ora collega facilmente via Merisi a via Cimabue grazie al nuovo attraversamento di via Fiorentini e alla nuova isola spartitraffico centrale. Per la sicurezza di pedoni e ciclisti è stata inoltre installata una nuova segnaletica stradale, una particolare illuminazione con una ventina di punti luce a più altezze e una ulteriore in prossimità degli attraversamenti pedonali.

«Brescia sta salendo velocemente la graduatoria delle città più ecosostenibili d’Italia e questo quartiere ne è l’esempio, che vuole guardare al futuro senza dimenticarne la bellezza - dichiarano il primo cittadino, Emilio Del Bono e l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Valter Muchetti -. Fra i vari interventi che fortemente volevamo per questa area c’era il verde pubblico. Abbiamo concentrato parte dei nostri sforzi economici nella realizzazione di una grande area di oltre 3mila metri. Lungo il percorso pedonale, inoltre, abbiamo poi messo a dimora nuovi alberi e modellato una piccola collinetta parallela al viadotto».

Sforzi economici che, costati 280mila euro, hanno potuto usufruire di un ribasso, permettendo di demolire il rustico degradato preesistente nell’area a fianco al nuovo parcheggio. Bonificato il terreno, ora il prato rende completo il corridoio verde che porta al parco di San Polo. Molto soddisfatti i residenti della zona, rappresentati dalla voce del presidente del Consiglio di Quartiere, Mattia De Tursi: «Avevamo voglia di vedere corso Bazoli, il parco e il percorso ciclopedonale conclusi. A breve speriamo possa essere riaperta anche la sua viabilità. Un parcheggio, soprattutto nella zona della metro, che era una forte necessità e di questo siamo contenti. Anche se giovane, il quartiere ha bisogno di essere vissuto al massimo dai residenti ma non solo, così facendo sarà più facile per tutti attraversarlo essendo un punto strategico sia per il nuovo impianto di atletica che il per il Parco delle Cave.

La rete ecologica che si è formata è un valore aggiunto così come l’arte che la attraversa nelle figure dei piloni. Un museo a cielo aperto tanto che per i dieci anni della nascita di Sanpolino, in primavera, realizzeremo una mostra fotografica di tutta la sua storia».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia