A Rezzato la scuola dei talenti bresciani

Nata due anni fa ad opera di Stefania Marchese la squadra conta su 12 ragazze e un maschio
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Un mondo praticamente sconosciuto ai più, ma a Rezzato sta provando ad emergere. Parte nel 2009 da via Milano, nello stesso impianto natatorio dei più noti atleti «da corsia», il progetto del nuoto sincronizzato di Stefania Marchese. Lo fa con una speranza: diffondere la pratica che abbina l'acqua alla melodia, considerato che nella nostra provincia è di fatto impossibile avvicinarsi a tale disciplina in giovane età.
La fondatrice e allenatrice del gruppo sincro di Rezzato conta attualmente su 13 atleti, tra i quali spicca anche un maschio, Alessio Quecchia. Le sue compagne femmine sono equamente suddivise per categoria, in base all'eta: le Juniores (16-18 anni) Stefania Fracassi e Martina Rukavina; le Ragazze (13-15 anni) Linda Pilotti, Dafne Longhena, Laura Ziliani, Giulia Tortora e Roberta Bagnetti; l'Esordiente A (11-12 anni) Simona Achille; le Esordienti B (9-10 anni) Gaia Abeni, Simona Pasetto, Martina Guerini e Alessia Bergher. «Sono davvero contenta di poter lavorare con questo gruppo - ha spiegato proprio Stefania Marchese - tra l'altro altre 8 atlete sono in procinto di entrare in squadra e questo non può che farci piacere. La Fracassi e la Rukavina hanno partecipato ai recenti Campionati italiani primaverili, che si sono svolti a Legnano a fine marzo: siamo una piccola formazione e arrivare a disputare gli italiani è motivo di grande orgoglio». Il sogno della Marchese, che arriva da un'esperienza sempre nel sincro a Montichiari, è quella di richiamare in piscina sempre più persone. «Mi rendo conto che siamo appena nate, del resto sono poco più di due anni che operiamo qui a Rezzato, ma Cremona, Milano, Varese, Como ci sono già grandi squadre abituate a gareggiare sempre ad alti livelli. Speriamo un giorno di poter raggiungere questi livelli, siamo sempre alla ricerca di qualcuno che possa sostenerci economicamente».
Il gruppo si allena due ore e mezza per tre volte alla settimana. «Per raggiungere certi obiettivi occorre lavorare molto - ha proseguito la Marchese - personalmente ho cercato di non forzare più di tanto e sono ben contenta dei risultati ottenuti. L'allenamento si suddivide in una parte all'asciutto, con esercizi a secco, e una in vasca: fondamentale è avere sempre l'idea del ritmo. Alessio Quecchia? È un promettente Esordiente B che si era stufato della ginnastica artistica e ha deciso di provare il sincronizzato. In Italia non c'è distinzione tra maschi e femmine, gareggiano tutti insieme; all'estero invece ci sono vere e proprie squadre composte solo da ragazzi».
Oltre all'attività agonistica, il sincro Rezzato ha creato un corso di avviamento alla disciplina riservato ai bambini dai 6 anni in poi. In progetto c'è anche un piano per adulti, «rivolto a coloro che si sono stufati di fare vasche su vasche».
 

Chiara Campagnola

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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