A Mattia l'abbraccio di Trenzano

«Come noi in primavera siamo soliti apprezzare e recidere i fiori più belli, così il Signore ha colto dal suo giardino il fiore che più amava». Con queste parole don Fortunato Patroni, parroco di Trenzano, ha cercato di dare un senso alla morte di Mattia Bregoli, 17 anni, rivolgendosi ai tantissimi giovani che radunati per l’ultimo, tenero, abbraccio.
AA

«Come noi in primavera siamo soliti apprezzare e recidere i fiori più belli, così il Signore ha colto dal suo giardino il fiore che più amava». Con queste parole don Fortunato Patroni, parroco di Trenzano, ha cercato di dare un senso alla morte di Mattia Bregoli, 17 anni, rivolgendosi ai tantissimi giovani che radunati per l’ultimo, tenero, abbraccio.

Entrata in tutti i cuori come un fulmine a ciel sereno, questa scomparsa, legata da un assurdo incidente stradale avvenuto mercoledì a Orzivecchi, è infatti difficile da motivare. Rabbia, dolore e amore sono emersi in un «arrivederci» tanto partecipato. Perché così è stato il funerale di Mattia: tutti - amici, parenti, insegnanti, conoscenti - hanno voluto esserci per dimostrare affetto e riconoscenza al ragazzo speciale che lui era.

Studente del liceo scientifico «Cossali» di Orzinuovi, Mattia era sensibile, tenace e generoso. Gli amici dell’oratorio hanno voluto ricordare «le sue battute, i suoi sorrisi. Sempre vestito in modo classico, era un vero gentleman. La sua migliore poesia rimarrà per sempre nei nostri cuori». I compagni di scuola di lui hanno detto che «in tre anni non aveva mai fatto un’assenza. Era sempre disponibile, generoso con tutti e con chi era in difficoltà. Cercava di dare sempre il meglio di sé». A tutti questi giovani - che in segno di affetto hanno deposto una maglia del Milan sulla sua bara bianca coperta di rose - don Fortunato, che ben conosceva il ragazzo, ha detto di non fare «che tutto si esaurisca in questo giorno. Dovete riflettere. E smetterla di vivacchiare».

Le parole del parroco hanno cercato di consolare anche i giovani genitori di Mattia, mamma Marinella e papà Maurizio e i suoi due fratellini, Emanuele e Simone, 15 e 8 anni. Al 17enne, tanto presente nella vita parrocchiale, ha rivelato don Fortunato, verranno dedicati il campo sportivo dell’oratorio e ogni Messa domenicale delle 9.30, quella in cui era solito leggere.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato