A Casa Simpatia 4 persone con sindrome di Down vivono insieme per imparare l’autonomia

Il progetto è del Centro Bresciano Down: «I vicini di via Somalia li hanno accolti con entusiasmo»
ECCO LA CASA SIMPATIA
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Il nome, «Casa Simpatia» l’hanno scelto i quattro «ragazzi», dai trenta ai cinquant’anni, con sindrome di Down che da luglio vivono nell’appartamento di via Somalia, seguiti da educatori e da uno psicologo.

È un progetto che il Centro Bresciano Down e i genitori che ne sono l’anima hanno voluto fortemente per far sì che i loro figli possano essere autonomi. Ora che mamma e papà ci sono ancora, ma soprattutto quando non ci saranno più.

La prospettiva

Nel 2016 è entrata in vigore la legge 112 «Dopo di noi» per garantire il benessere, l’inclusione sociale, e l’autonomia delle persone con disabilità gravi e il supporto dopo la perdita del sostegno dei genitori.

Tutto è cominciato nel 2007. «All’epoca avevamo un appartamento sopra il Centro Bresciano Down - racconta la presidente del Centro, Giancarla Tortella all’inaugurazione di Casa Simpatia, presente anche l’assessore ai Servizi sociali del Comune, Marco Fenaroli -. Inizialmente i ragazzi abitavano nella casa una settimana al mese, poi siamo arrivati a cinque giorni. L’appartamento era piccolo e grazie alla Congrega della Carità apostolica abbiamo trovato una sistemazione in via Garzetta dove i ragazzi si sono trasferiti nel 2016. Dal 1 luglio vivono a Casa Simpatia». Sono seguiti dagli educatori - uno ha anche la reperibilità notturna - e da uno psicologo, oltre che dai loro genitori.

Il progetto sta aiutando i quattro ragazzi a crescere e a diventare più autonomi. «I ragazzi sono appunto quattro, tre maschi e una femmina e vivono qui sempre - spiega la presidente -. Gestiscono le pulizie, cucinano. Decidono loro, d’accordo con i genitori, se andare a casa il venerdì sera, la domenica pomeriggio o fermarsi nel weekend. Naturalmente devono sempre avvisare gli educatori».

Debora, una delle educatrici, sottolinea quanto i ragazzi siano cresciuti grazie a questo progetto: «Siamo molto orgogliosi di come si stanno comportando. Sono un esempio e uno stimolo per tutte le persone che convivono con la sindrome di Down», aggiunge. All’inaugurazione arrivano anche i vicini di casa. «Li ringraziamo, perché li hanno subito accolti con entusiasmo e si sono instaurate relazioni di buon vicinato», dice la Tortella e da parte del Comune, la soddisfazione di ospitare in città Casa Simpatia.

Il Centro Bresciano Down è nato nel 1992. L’hanno fondato un gruppo di genitori alla ricerca di indicazioni per aiutare i loro figli. Prezioso è l’apporto dei volontari che sostengono le attività portate avanti durante l’anno, in uno spirito di collaborazione e solidarietà. 

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