A Brescia 91 nuove telecamere per «schedare» le targhe delle auto

Saranno installate in 18 contesti urbani diversi e passeranno ai «raggi x» tutte le targhe
Telecamere per «schedare» i veicoli che entrano in città © www.giornaledibrescia.it
Telecamere per «schedare» i veicoli che entrano in città © www.giornaledibrescia.it
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Ogni veicolo che entra o esce dalla città non passerà più inosservato. Sono infatti in arrivo 91 nuove telecamere che verranno posizionate in 18 diversi contesti urbani, cioè le diverse «porte» che conducono all’interno di Brescia.

Il progetto, esposto durante la commissione sicurezza dal sindaco Emilio Del Bono (ha la delega per questo specifico argomento) «è il primo di questo genere in una città capoluogo italiana» ha affermato il primo cittadino e si differenzia in modo sostanziale dalla più classica videosorveglianza, già operativa attraverso l’utilizzo di 165 telecamere (altre 18 arriveranno nell’ambito della riqualificazione di via Milano).

Il Sistema centralizzato lettura targhe, questo il nome ufficiale, permetterà infatti alla Polizia Locale, nonché a tutte le altre forze dell’ordine, di avere in tempo reale notizia dei veicoli che entrano ed escono dal contesto urbano e, attraverso ovviamente l’analisi della targa, sapere se è segnalato per indagine, se è rubato o non revisionato.

Ciò sarà possibile grazie al collegamento con la banca dati ministeriale «Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti» situata a Napoli. «Tale filo diretto è un unicum in Italia» ha evidenziato il comandante della Polizia Locale Roberto Novelli, ed è frutto di una collaborazione tra Comune, Prefettura e il Dicastero dell'Interno. Il via al progetto quindi, del valore complessivo di 1,7 milioni di euro, è previsto per il 2019.

Tre gli step previsti: Il primo si concentrerà sulle direttrici via Valle Camonica, via Triumplina, via Orzinuovi, viale Sant'Eufemia e tangenziale ovest «e sarà operativo per la fine del prossimo anno» ha annunciato Del Bono. Il costo sarà di 480 mila euro, per il 35% (168 mila euro) cofinanziato dal Ministero dell’Interno, e intercetterà 104 mila veicoli in transito, circa il 50% di quelli che quotidianamente entrano a Brescia.

Gli altri due stralci dovrebbero invece giungere a compimento entro la fine del mandato dell’attuale Amministrazione comunale. Ma non finisce qui. Il sistema, che poggia su un server ubicato nella sede della Questura, «è implementabile ulteriormente, anche attraverso applicazioni tecnologiche differenti» ha spiegato Novelli. Non è quindi utopico immaginare un suo utilizzo «ai fini del rilevamento di vetture che violano le limitazioni per la qualità dell’aria» ha confermato il sindaco, tema quanto mai attuale vista la recente entrata in vigore delle stesse.

L’obiettivo ultimo è comunque quello che tutti gli accessi a Brescia siano costantemente monitorati, «nel pieno rispetto della privacy dei cittadini - ha rassicurato il comandante della Polizia locale -. Le rilevazioni che non riscontrano irregolarità verranno infatti automaticamente cancellate dal server».

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