A Borgo Trento tornano a suonare le campane del 1841

Dopo quasi due anni di assenza ritornano nella parrocchia di Cristo Re. Lunedì saranno issate nella cella campanaria a 28 metri di altezza
Il nuovo poderoso castello campanario e le tre campane restituite al loro suono - Neg © www.giornaledibrescia.it
Il nuovo poderoso castello campanario e le tre campane restituite al loro suono - Neg © www.giornaledibrescia.it
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Dopo quasi due anni torneranno finalmente a squillare a Borgo Trento, sul campanile della parrocchia di Cristo Re. I lavori sono iniziati nel 2020 quando si decise riqualificare l’intera struttura della torre e di restaurare le tre campane, in particolare la maggiore, divenuta sorda, data l’età.

Realizzate dalla fonderia Monzini di Bergamo, entrarono in funzione nel 1841 e, dopo quasi un secolo, subirono un primo restauro nel 1949. Sulla vecchia chiesa di San Giovanni, ora adibita a magazzino deposito, svetta la torre campanaria, con la cella di sommità rimasta vuota per quasi due anni.

L’altro ieri, la ditta Sabbadini di Fontanella (Bergamo) ha montato sul sagrato il nuovo poderoso castello campanario e le tre campane restituite al loro suono argentino dalla famosa ditta Grossmayer di Innsbruck, rinomata in ambito europeo per la maestria a prolungare la già venerabile vita delle campane. Oggi, dopo la Messa delle 10, concelebrata e presieduta da don Viatore Vianini e dal parroco don Renato Baldussi, le tre campane saranno benedette e domani saranno issate nella cella campanaria, 26 metri sopra il Borgo.

Precisa don Baldussi: «La ditta Sabbadini ha eseguito la parte meccanica, cioè il castello campanario in acciaio, le ruote, i battagli in ferro dolce, i ceppi in ghisa, i martelli e tutto il sistema di comando elettronico. Speriamo in futuro nell’aggiunta di altre tre campane, per completare il concerto». Ci pare di poter cogliere con lui la soddisfazione dell’intera borgata che tornerà a riscoprire la festosa compagnia di squillanti rintocchi. 

 

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