Storie

MATT HELM IL SILENZIATORE

Regia: Phil Karlson
AA

Regia: Phil Karlson
Con: Dean Martin, Stella Stevens, Daliah Lavi, Victor Buono, Arthur O'Connell, Robert Webber 
Genere: spionaggio/commedia
Distribuzione: Sinister film

1- MATT HELM IL SILENZIATORE_ALTAPrimo dei quattro film con Dean Martin nel ruolo di Matt Helm, agente dell'Ice (Intelligence Counter Espionage), serie che iniziò nel 1966 e si concluse nel 1968 creata a Hollywood assieme a quella più breve (due sole pellicole) con James Coburn nei panni di Derek Flint in tempi di “bondite acuta”, come risposta ma ironica alle avventure di 007. Da notare che il Matt Helm dello schermo è molto diverso da quello della pagina, creato nel 1960 dallo scrittore svedese-americano Donald Hamilton che lo fece protagonista di 27 romanzi, l’ultimo dei quali  del 1993 più uno inedito (in Italia, tranne gli ultimi sei ufficiali mai usciti, quasi tutti pubblicati da Segretissimo di Mondadori). Storie sulla falsariga di quelle scritte da Ian Fleming, non eccelse, ma comunque gustose  e soprattutto serie e caratterizzate da crudo realismo e da una violenza allora scioccante (Helm per “finire” il suo lavoro arrivava a torturare anche le donne).

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Sullo schermo, mentre cinema e tv abbondavano di  storie di spionaggio (una buona parte delle quali made in Italy), Matt Helm cambia in modo radicale e il realismo di muta in comedy action con spunti fantascientifici come volle Dean Martin che lo interpretò con naturalezza modellandolo sull'immagine scanzonata del fascinoso viveur che si era costruito addosso con il "Dean Martin Variety Show", show di grande successo della Nbc in onda dal '65 al ’74: la tensione è sostituita dall'intenzione farsesca, lo schermo si popola di belle ragazze magari in abiti succinti e l'azione si diluisce in gag più consone alla verve della star di uno show televisivo che all'eroe di un racconto di spionaggio, il personaggio è più amante di donnine sexy e del whisky; uno stile frutto anche di una scelta che era anche un espediente produttivo per rimediare all’impossibilità di budget all’altezza di quelli della saga di Bond.  “Matt Helm il silenziatore” si apre con titoli di testa che rimandano a quelli celebri di Maurice Binder nel corso per i film di Bond con in più l’ancora splendida (anche se aveva 45 anni) Cyd Charisse in una danza con accenni di strip mentre finge di interpretare la title track della cantante Vikki Carr. Si vede poi Matt Helm, divenuto fotografo di moda dopo aver lasciato L’Ice, richiamato in servizio dal suo dal suo ex capo MacDonald (James Gregory) al fine di fermare l’organizzazione criminale Bog O e la mente malvagia che la comanda centrale Tung-Tze (Victor Buono), il quale ha ordito un piano tipicamente contorto di far esplodere una bomba atomica nel New Mexico, precisamente su Alamogordo, per dare inizio alla terza guerra mondiale. In quella che viene chiamata “Operazione fallout”, Helm con il suo piglio falsamente tra l’apatico e l’assonnato ha dalla sua l’appoggio di un assortimento stravagante di gadget e aggeggi vari oltre che l’aiuto della collega agente Ice Tina (Daliah Lavi) e della bella e maldestra (all’origine di numerose gag) Gail Hendricks (Stella Stevens): il problema è però che non si sa chi può essere alleata o traditrice e che dovrà scoprirlo a sua spese… E ovviamente, fra trovate divertenti (non manca quella che coinvolge Frank Sinatra) e pericoli, salverà il mondo. Il film, come tutta la saga, non è particolarmente memorabile (meglio comunque i primi due), ma si vede ancora piacevolmente ed è una simpatica estrisecazione del concetto hollywoodiano di "gradevole intrattenimento”. La galleria fotografica unico extra.

 

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