Bassa

Verolanuova, sigilli alla pista di motocross: il nuovo tracciato sopra rifiuti tossici

Su indicazione del Broletto e del Comune in quell’area può crescere solo erba. Lo sconcerto del gestore
Verolanuova, personale Arpa sulla prozione di pista posta sotto sequestro - © www.giornaledibrescia.it
Verolanuova, personale Arpa sulla prozione di pista posta sotto sequestro - © www.giornaledibrescia.it
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Su mandato della Procura di Brescia gli ufficiali giudiziari di Arpa hanno apposto i sigilli alla pista di motocross di Verolanuova. O meglio, ad una parte di essa: il tracciato nuovo, realizzato nei mesi scorsi sopra la discarica di rifiuti tossico nocivi prodotti dalla storica conceria del paese della Bassa, è finito sotto sequestro. Riconosciuto dalla Federazione motociclistica italiana e omologato per le dispute di gare di campionato regionale, l’impianto verolese è particolarmente famoso per ospitare importanti competizioni di minicross a livello nazionale.

Proprio domenica è prevista una gara tra ragazzini di otto e undici anni, gara che, assicura il presidente del motoclub Verolese, Andrea Barbieri, si farà.

Le gare

«Sotto sequestro è finito il tracciato nuovo, utilizzato - afferma Barbieri - per lo più per gli allenamenti». Aspetto evidentemente poco importante agli occhi del pm Donato Greco che, appena saputo della sfida tra ragazzini, ha dato mandato agli ufficiali di Arpa, comandati da Fabio Cambielli, di sequestrare gli spazi finiti nel mirino della Procura.

I sigilli sono stati apposti su mandato della Procura di Brescia da personale di Arpa - © www.giornaledibrescia.it
I sigilli sono stati apposti su mandato della Procura di Brescia da personale di Arpa - © www.giornaledibrescia.it

Sotto il nuovo tracciato negli anni Novanta sono stati tombati i fanghi di depurazione derivanti dai processi industriali della conceria verolese, impregnati di Cromo VI e solventi utilizzati per la concia delle pelli. Discarica di circa 2mila metri quadrati, autorizzata dalla Provincia e chiusa regolarmente a fine Anni ’90, sopra la quale, come riportato nelle carte del Broletto e nel Piano di governo del territorio del Comune di Verolanuova, non può nascere altro che erba. Non si può, cioè, realizzare nulla.

Lo sconcerto del gestore

Il terreno pare sia stato acquistato con regolare atto notarile all’inizio dell’anno e poi disegnato il nuovo tracciato, violando le norme urbanistiche. «Mi contestano di aver realizzato la pista senza permesso – afferma il presidente Barbieri –. Negli anni quell’area lì era diventata un immondezzaio, dove ci buttavano di tutto. Io ho pulito e bonificato. Ho riempito con altri due metri di terra ma non è servito. Questo è il risultato».

Il presidente del moto club si dice contrariato. Certo rimane da capire come sia possibile, su una discarica di rifiuti tossico nocivi autorizzata e per questo ben conosciuta, realizzare un impianto sportivo e immaginare di far allenare dei ragazzini con le loro minicross.

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