Una statua di Alda Merini sui Navigli: l'idea di uno scultore bresciano

La veste discinta, i bottoni della camicia allacciati alla bell’e meglio, una collana giù fino al petto, capelli scompigliati, sigaretta e fogli di carta tra le dita, pronti a immortalare versi dettati da ispirazioni improvvise. Dalle tasche un mazzo di chiavi penzolante. Ai piedi un paio di zoccoli e caviglie gonfie, trascinate con fatica in camminate quotidiane sui Navigli, in cui le emozioni si facevano rime e le rime poesie. Altezza 1 metro e 55. Più fedeli di così non si poteva. Lei è Alda Merini, la più grande poetessa italiana del ’900, e guarda lo scultore Giovanni Battista Mondini, che l’ha appena «ritratta» nello studio di Orzinuovi.
Sui Navigli

Tra poco la statua in argilla andrà in fonderia e col procedimento della cera persa sarà trasformata in un monumento di bronzo da posizionare sui Navigli di Milano. Là dove la poetessa aveva la casa. Da ispiratore di poesie per Alda Merini, Mondini è diventato questa volta l’ispirato e per non mettere un punto sulla loro storia platonica, fatta di lunghe telefonate notturne, ha ridato vita alla «sua» poetessa.
Giovanni Battista Mondini, scultore 50enne orceano, carissimo amico di Alda Merini, cui la poetessa ha dedicato diverse pagine dei suoi libri, questa settimana ha incontrato a Palazzo Marino l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi per proporgli il suo capolavoro. Ed è stato amore a prima vista. «Per l’assessore milanese è stato un sì deciso - spiega Mondini -. La statua gli è piaciuta e anche l’idea di posizionarla sui Navigli, per rendere onore alla poetessa. La risposta arriverà a gennaio, ma l’assessore si è già impegnato a collaborare per gli sponsor».
Il comitato
L’idea di avere un monumento dedicato a se stessa faceva parte delle volontà della Merini, espresse più volte a Mondini. «Io ho voluto che il suo desiderio si realizzasse - racconta -. Nel 2020 ho preparato il bozzetto della scultura e grazie allo scrittore Aldo Colonnello e a Roberto Rossi di Milano è nato il comitato "Un sogno per Alda", affinché questa statua potesse realizzarsi e trovare la giusta collocazione a Milano». Tra le firme ci sono nomi di notissimi intellettuali e artisti del panorama italiano, tra cui il bresciano Federico Severino, ma anche Stefano Zecchi, Umberto Galimberti, Maurizio Costanzo.
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