Bassa

“Un posto di ritrovo per noi stranieri aperto a tutti”

A farsi portavoce di questa istanza è l’associazione “Lavoratori immigrati senegalesi"
AA

Un luogo per l’incontro. È questa la richiesta che è stata avanzata dagli immigrati di Manerbio: un centro culturale di aggregazione aperto a tutta la cittadinanza. A farsi portavoce di questa istanza è l’associazione “Lavoratori immigrati senegalesi”.

Tramite il vicepresidente Bousso Issa hanno fatto sapere che da circa sei anni sono costretti a utilizzare case private per incontrarsi; fino al 2008 hanno potuto usare alcuni locali dell’istituto scolastico Pascal o la sala civica del Comune: poi, però la Giunta Meletti ha chiuso le porte di questi luoghi di incontro. Da allora non hanno più avuto un luogo fisso, non solo di culto, dove le comunità presenti a Manerbio potessero incontrarsi. “Non vogliamo che si pensi solo ad un luogo di culto – ha precisato Issa – ma ad un posto di ritrovo per noi stranieri aperto a tutti i manerbiesi”. La Giunta Alghisi ha concesso durante il periodo del Ramadan la palestra di piazza Aldo Moro, ma poi la situazione è tornata quella di prima.

Per ottenere il tanto desiderato luogo di incontro, si dicono disposti sia all’affitto che all’acquisto. Inoltre Issa spiega che sono stati individuati un paio di strutture adatte in zona industriale, per le quali però non hanno ricevuto il nulla osta dall’ufficio tecnico del Comune: “Le caratteristiche principali, che deve avere il luogo che cerchiamo, sono la distanza da zone residenziali e ampio parcheggio. Non vogliamo arrecare disturbo ai cittadini manerbiesi che comunque vorremmo invitare a feste, matrimoni e battesimi, per noi aperti a tutti”.   

La vicenda rimane comunque aperta, nella speranza che l’Amministrazione comunale possa trovare una soluzione soddisfacente per tutte le parti in causa.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia