Tutti col sindaco e contro le discariche
La notte lunga dell’ambiente amalgama solidarietà umana e strategia politica, voglia di fermare la campagna annessionistica delle discariche e insoddisfazione da eccesso di impianti. Sono i teoremi che uniscono idealmente quei pochi chilometri che stanno tra il velodromo e l’aula consiliare. Ovvero tra il ritrovo della fiaccolata di solidarietà organizzata dal Comitato per Elena Zanola e la seduta del Consiglio comunale che, tra le altre, deve dire di sì alla delibera da portare in Regione per depotenziare (o, meglio, disinnescare) il Piano rifiuti del Pirellone e il contestuale rischio dell’approvazione al progetto di Padana Green.
La lunga marcia del popolo della Zanola inizia da via Falcone: sono diverse centinaia, lungo il percorso - secondo fonti della Polizia locale - diventano oltre mille. Il corteo si mette in moto e sfila davanti proprio a casa di Elena Zanola: lei - in quel momento in terrazzo - si limita a un rapido saluto, visibilmente commossa.
Il passaggio ai piedi del Palazzo comunale è l’unico momento di tensione: un gruppo di animalisti espone lo striscione «Zanola vergognati», che impatta frontalmente con «Montichiari sta col suo sindaco. Basta discariche, basta», vessillo sbandierato dai pro-Zanola. Il corteo non si disperde, passa da piazza Santa Maria e poi si riversa in massa nell’aula del Consiglio. La delibera sulla discariche viene anticipata, richiede una illustrazione torrenziale.
Il succo? Serve che la Regione modifichi i parametri per le autorizzazioni: le cave non devono automaticamente diventare impianti di conferimento rifiuti. Lo dicono con fermezza gli assessori Zampedri e Gelmini (che ringraziano l’opposizione per il contributo dato al documento). La delibera incassa un sì unanime, Montichiari fa fronte comune contro nuove discariche.
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