Bassa

Trovato morto a terra in ospedale: indagine interna e autopsia

La famiglia di un 94enne ricoverato a Manerbio chiede la verità. «Era accanto al letto con un livido in testa»
L’ospedale di Manerbio © www.giornaledibrescia.it
L’ospedale di Manerbio © www.giornaledibrescia.it
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La telefonata è arrivata nel cuore della notte. Poche parole. «Suo padre è morto. Lo abbiamo trovato a terra, ormai freddo». E poi le domande che scattano automaticamente. «Come è possibile?», «Perchè è successo?». Interrogativi ai quali nessuno ha saputo ancora dare risposta. E la famiglia di un 94enne di Gambara attende di conoscere la verità. 

Adolfo Rongoni era ricoverato da una settimana all'ospedale di Manerbio dopo essere caduto in casa procurandosi la frattura del femore. «I medici hanno deciso che era da operare visto che fisicamente stava bene nonostante l'età. Dopo due tamponi Covid risultati negativi è stato quindi ricoverato» racconta la nipote. L'intervento chirurgico era stato programmato per oggi, ma l'anziano è morto nella notte tra venerdì e sabato. «Sappiamo pochissimo se non che lo hanno trovato a terra e con una vistosa botta in testa» spiegano i parenti più stretti. «A letto con le sponde e con il femore rotto, non sappiamo come sia stato possibile che lo zio sia caduto da solo» è il pensiero della nipote Monica. «E se poi - aggiunge la donna - come ci dicono, è stato trovato già freddo, ci chiediamo per quanto tempo è rimasto da solo prima che qualcuno se ne accorgesse».

Dopo la comunicazione del decesso ricevuta di notte, «un'infermiera ha chiamato e senza troppo giri di parole ha detto che era morto senza aggiungere altro», la famiglia del 94enne ha potuto parlare con un altro medico dell'ospedale di Manerbio. «Una dottoressa ha spiegato che è intenzione dell'ospedale eseguire l'autopsia per capire con certezza la causa della morte. Non sappiamo altro se non che l'esame autoptico sarà eseguito a Milano» spiegano la figlia e la nipote di Adolfo Rongoni. La direzione della struttura ospedaliera, che fa riferimento all'Azienda socio sanitaria territoriale di Desenzano del Garda guidata dal dg Carmelo Sacrcella, conferma che è stata disposta un'indagine interna per chiarire l'intera vicenda. «Atto dovuto in casi come questi. L'autopsia è stata voluta dalla nostra equipe medica» conferma l'ospedale. Al momento non si registra l'interessamento della magistratura. 

«Escluso il Covid, è stato ipotizzato - rifersicono dalla famiglia dell’anziano - che possa essere stato vittima di un'ischemia, ma penso che se così fosse sarebbe morto nel letto e non cadendo a terra superando le sponde». La salma dell’uomo al momento dovrebbe essere ancora a Manerbio. «Condizionale d'obbligo perché non abbiamo ricevuto comunicazioni su quando ci sarà l'autopsia e non abbiamo ancora potuto vedere lo zio. Ci sembra davvero tutto molto strano» si sfogano i parenti del 94enne. «Ora - aggiungono - vogliamo sapere come sono andate le cose e poi potergli dare l'ultimo saluto».

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