Bassa

Trovato morto a terra in ospedale: archiviata l’inchiesta

L'anziano è deceduto prima di cadere dal suo letto e non è stata la caduta a provocarne il decesso
Tribunale (simbolica)
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L'esito dell'autopsia chiude l'inchiesta giudiziaria che era stata avviata con l’ipotesi di omicidio colposo. E scagiona il personale medico in turno nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 2020 all'ospedale di Manerbio. É morto per un arresto cardiaco il 94enne di Gambara Adolfo Rongoni, trovato senza vita sul pavimento della sua stanza da un'infermiera che aveva poi avvisato la famiglia nel cuore della notte, senza però - così raccontarono i parenti - saper spiegare come nessuno si fosse accorto di nulla. Anche l'ospedale della Bassa bresciana aveva aperto un'indagine interna per valutare l'operato di chi era in turno quella notte di inizio dicembre scorso.

Sul fronte penale gli accertamenti autoptici disposti dal sostituto procuratore Alessio Bernardi e affidati ai medici legali dell’ospedale di Verona, hanno svelato che l'anziano è deceduto prima di cadere dal suo letto e non è stata la caduta a provocarne il decesso. Adolfo Rongoni era ricoverato da una settimana all'ospedale di Manerbio dopo essere caduto in casa, procurandosi la frattura del femore.

«I medici avevano deciso che era da operare visto che fisicamente stava bene nonostante l'età. Dopo due tamponi Covid risultati negativi era stato quindi ricoverato» aveva raccontato la nipote che aveva chiesto chiarezza senza però mai accusare nessuno direttamente. L'intervento chirurgico era stato programmato per lunedì 7 dicembre, ma l'anziano era morto due giorni prima di entrare in sala operatoria. Ora a quattro mesi di distanza dal decesso del 94enne la Procura archivia l’inchiesta.

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