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Troppo rumore, l'autolavaggio chiude. Ma la gente lo rivuole

Chiuso l’autolavaggio del distributore Esso a Quinzano. Intanto in paese è scatta una raccolta firme solidale che ne incoraggia la riapertura
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Chiuso l’autolavaggio del distributore Esso a Quinzano: le titolari sono state costrette a sospendere il servizio a causa dei limiti anti-rumore imposti da una sentenza del Tribunale di Brescia.

Intanto in paese è scatta una raccolta firme solidale che ne incoraggia la riapertura. La delicata questione era nata un paio d’anni fa, quando alcuni residenti avevano avviato una causa civile nei confronti dei proprietari del distributore in via Ciocca, attività a conduzione famigliare che, proprio questo mese, ha ricevuto il premio per i 50 anni di gestione.

Il contendere si basa sui «forti disagi causati dall’inquinamento acustico prodotto dall’autolavaggio»; in sostanza i rumori provocherebbero ad alcuni componenti delle famiglie ricorrenti «un fastidio psico-fisico». «Dopo l’ordinanza del giudice, che ci imponeva misure ultra limitative all’attività dell’impianto, io e mia zia abbiamo deciso, a malincuore e soprattutto forzatamente, di chiudere - spiega la socia più giovane, Alida Valentini -. Nell’ordinanza ci viene imposto, oltre a orari e giorni, anche l’esclusione del compressore e dell’asciugatore automatico. Purtroppo però senza l’impianto non può funzionare». 

La notizia della chiusura, avvenuta a metà della scorsa settimana, si è diffusa a macchia d’olio in paese e in centinaia si sono mobilitati e hanno firmato una petizione affinché l’autolavaggio possa ritornare a funzionare. «Stiamo ancora pagando il mutuo - continua la Valentini - abbiamo fatto un finanziamento importante e ora, oltre ad aver lasciato a casa la nostra dipendente, ci siamo viste costrette a chiudere un’attività aperta un paio d’anni prima della costruzione delle abitazioni».

Il lavaggio automatico, nel corso del tempo, ha subito dei miglioramenti a livello d’isolamento acustico. Modifiche che, però, non soddisfano appieno alcuni parametri: «Ci dispiace molto soprattutto perché abbiamo sempre fatto di tutto per venire incontro alle esigenze dei residenti - concludono le proprietarie-. Abbiamo provveduto anche a ridurre a 50 i lavaggi giornalieri, così come stabilito dai tecnici dell’Arpa»

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