Travolto e ucciso da un tir: la tragedia forse dopo un litigio

Potrebbe esserci un accenno di litigio stradale alla base della morte, ieri mattina all'alba, di Guglielmo Pedroni, il 44enne di Goito travolto da un tir guidato da un bresciano alle porte di Mantova. Non ci sono testimoni se non l'autista del mezzo pesante che ai carabinieri ha raccontato la sua versione dei fatti, ora al vaglio degli investigatori.

Secondo la ricostruzione dell'autotrasportatore, i due mezzi viaggiavano nella stessa direzione; l'auto, la Bmw X5 di Pedroni, anche lui autotrasportatore, proveniva da una strada laterale che si immette sul tratto dove finisce la tangenziale. Il Tir avrebbe lampeggiato e suonato il clacson per segnalare la sua presenza all'automobilista che, invece, si è immesso sulla strada principale e ha percorso, anch'egli lampeggiando e suonando il clacson, alcuni metri affiancata al camion, per poi sorpassarlo. Tutto sembrava essere finito lì. E invece un centinaio di metri dopo l'auto si è fermata, accostando al ciglio della strada. L'uomo è sceso dopo aver azionato le quattro frecce e ha raggiunto il centro della strada, non si sa perché. In quel momento è sopraggiunto il Tir.

«Era buio, ho visto l'auto con le frecce azionate - ha raccontato l'autotrasportatore - mi sono spostato verso il centro della carreggiata e mi sono accorto di aver urtato qualcosa, mi sono fermato e solo allora mi sono accorto che era un uomo, ma prima non l'avevo visto».

L'automobilista è stato soccorso agonizzate da un'ambulanza; trasportato all'ospedale di Mantova, è spirato un'ora e mezzo dopo per le gravi ferite riportate. Contro l'autotrasportatore, un 50enne della provincia di Brescia di cui non sono state rese note le generalità, per il momento non sono stati presi provvedimenti da parte dell'autorità giudiziaria.