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Tragico incidente: paese in lutto per Claudio Maggi

Il 52enne, ex assessore, giovedì è morto sulla Quinzanese. Lunedì i funerali
La vittima Claudio Maggi - © www.giornaledibrescia.it
La vittima Claudio Maggi - © www.giornaledibrescia.it
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Stava rincasando dal lavoro Claudio Maggi, il 52enne di Quinzano che l’altra sera, intorno alle 18.30, è rimasto vittima di uno scontro frontale con un tir all’altezza di San Paolo, mentre a bordo della sua automobile viaggiava lungo la Quinzanese. Maggi, estratto dalle lamiere accartocciate con grande fatica dai Vigili del fuoco di Orzinuovi, è stato trasportato con l’eliambulanza in gravissime condizioni al Civile di Brescia, dove è deceduto poco dopo.

L’uomo ha sbandato ed ha invaso la corsia opposta con la sua autovettura, una Kia Venga, non si sa ancora se a causa di un malore, ipotesi che sembrerebbe la più probabile, o di una distrazione. Stava rincasando da Brandico, dalla ditta dove lavorava da soli quattro giorni come impiegato, dopo essere stato per anni consulente di un’azienda del territorio nel settore informatico.

Tutto il paese si è stretto ieri attorno ai Maggi, alla mamma Lina, con la quale Claudio, che non era sposato, viveva ancora, e alla sorella Silvia. Una famiglia stimata, che in passato gestiva un negozio di abbigliamento in centro al paese; una famiglia già colpita da un grave lutto nel 2001, quando il padre di Claudio perse la vita a sessant’anni in seguito ad un infarto. Maggi era un uomo benvoluto e per il quale ogni persona a Quinzano ieri ha speso parole di encomio.

Una laurea ottenuta brillantemente in Economia e commercio alla Statale di Brescia, era stato per dieci anni assessore al Bilancio nell’amministrazione comunale quinzanese guidata dal senatore Franco Tirelli; militava nelle fila della Lega. Per questo era conosciuto da tutti, ma anche e soprattutto molti lo ricordano per il suo impegno nelle attività sociali del paese: «Era un ragazzo molto affabile - dice l’attuale sindaco Andrea Soregaroli -. Aveva sempre un sorriso e una battuta spiritosa per chiunque. Lo vedevo spesso impegnato nella vita delle associazioni, spendeva parecchio tempo ad aiutare gli altri e questo faceva di lui una persona speciale».

Allo stesso modo il parroco di Quinzano, don Pietro Minelli, lo ricorda come un uomo onesto e devoto, dai grandi valori. E così ne parlano anche i suoi amici: «Era una persona molto buona - racconta Lorenzo Olivari, amico da trent’ anni - Caludio amava gli altri, al di là della loro appartenenza politica, era semplice, pacato e molto appassionato di cucina. In ogni festa popolare fatta per beneficenza lo si vedeva impegnato dietro ai fornelli». La salma verrà portata nella tarda mattinata di oggi nell’abitazione, in via Cadorna.

I funerali saranno celebrati lunedì nella parrocchiale, partendo alle 16.30 dall’abitazione.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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