Bassa

Tragedia di Urago d'Oglio, parla l’amico: «Ho visto Daniele steso a terra»

I due ragazzini tornavano da una serata a Rudiano: per il giovane di Urago vani i tentativi di soccorso
Il luogo dell'incidente a Urago d'Oglio - © www.giornaledibrescia.it
Il luogo dell'incidente a Urago d'Oglio - © www.giornaledibrescia.it
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«Non mi sono accorto di nulla, fino a quando non siamo stati investiti. La macchina arrivava da dietro. E dopo essere finito a terra, mi sono rialzato e sono corso subito da Daniele per capire come stava».

Sono parole drammatiche, che non possono lasciare indifferenti. Non solo perché a pronunciarle è un ragazzino del 2007, di fatto poco più che un bambino. Ma soprattutto perché quel ragazzo ha visto morire sotto i propri occhi uno dei suoi più cari amici. Daniele Goffi, 15 anni di Urago d’Oglio, nonostante i soccorsi non ce l’ha fatta: l’impatto con l’auto, guidata da un 23enne anche lui residente nel piccolo paese della Bassa, si è rivelato fatale.

«Stavamo tornando dalla Notte Bianca a Rudiano ed eravamo quasi arrivati» continua il giovane covatese. Nonostante il volto tumefatto, il collare e un braccio ingessato a causa di una frattura, a poche ore dalla tragedia vissuta in prima persona, il 15enne era alla Casa del Commiato di Chiari per stare accanto all’amico.

I fiori lasciati sul luogo dell'incidente - © www.giornaledibrescia.it
I fiori lasciati sul luogo dell'incidente - © www.giornaledibrescia.it

«Ci conoscevamo dai tempi del calcio, quando giocavamo alla Polisportiva di Urago, ma eravamo diventati amici stretti l’estate scorsa», racconta il ragazzino. Accanto a lui alcuni amici e il papà, che la sera dell’incidente è intervenuto sul posto e ha portato il figlio prima a Chiari e poi al Civile a Brescia.

L'incidente

«Stavamo camminando sull’erba e avevamo acceso le torce del cellulare - rammenta il ragazzo, con lo sguardo basso e la voce sottilissima - . Io ho pensato subito a Daniele, poi sono corso al bar a chiedere aiuto e a chiamare i miei genitori». Il 15enne di Castelcovati ha riportato diverse ferite, «ma quello che mi fa più male è non avere più qui Daniele».

La dinamica del sinistro, avvenuto tra sabato e domenica, attorno a mezzanotte e mezza sua via Rudiano, è ancora al vaglio dei carabinieri di Palazzolo e Castrezzato. La cosa certa è che i due 15enni sono stati travolti da un’auto, una Toyota, che come loro proveniva da Rudiano.

L’impatto, avvenuto poco prima dell’incrocio con via Libero Grassi, è stato violentissimo. I soccorsi (auto medica, ambulanza ed elisoccorso) sono intervenuti subito, ma purtroppo per Daniele, nonostante i tentavi rianimarlo, non c’è stato nulla da fare. Nel giro di poco in via Rudiano sono accorsi la mamma, il papà e la sorella maggiore del 15enne, che si sono stretti attorno al corpo del ragazzo. Un dolore immenso, una scena straziante che ha toccato profondamente anche i soccorritori. La salma è stata recuperata poco prima delle 4 dalle Onoranze funebri di Chiari.

L’auto (danneggiata sul lato destro) e il telefono cellulare del 23enne, sconvolto per quanto accaduto, sono stati sequestrati e per fare luce sull’incidente, come da prassi, la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. L’unico dato certo per ora è che i risultati degli esami del sangue effettuati in ospedale al Civile (il ragazzo era stato prima trasportato a Chiari in codice verde) hanno escluso la presenza di alcol e droghe nel sangue.

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