Bassa

Solat, sotto le forme di Grana il fuoco brucia ancora

I vigili del fuoco stanno ancora operando al caseificio di Leno, dove persistono ancora focolai sotto le macerie
SOLAT, ANCORA FIAMME
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Ad una settimana dal devastante incendio che ha colpito il caseificio Solat di Milzanello, frazione di Leno, sotto le grandi forme di Grana Padano il fuoco è ancora vivo. Da giorni, senza sosta, 24 ore su 24, i vigili del fuoco gettano acqua per raffreddare l'area e mettere in sicurezza il sito, prima di concedere il nulla osta per avviare la bonifica. Il tetto dei capannoni è crollato e i muri sono pericolanti, una volta ripulite le macerie, quella parte dell'azienda sarà demolita.

Le fiamme hanno distrutto completamente il reparto di produzione e il primo magazzino di stagionatura e si stima un danno di circa 20 milioni di euro. I quattro operai feriti stanno meglio, ma, insieme agli altri venti vivono giorni di grande preoccupazione, ancora ignari di quello che li aspetta nel prossimo futuro dal punto di vista lavorativo.

Grazie alla collaborazione dei caseifici vicini, la consegna del latte degli undici soci della Solat sta continuando, così come la produzione.

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