Bassa

Serie di falsi allarmi, scherzi che fanno muovere l'ambulanza per nulla

A Verolanuova si sono moltiplicate le segnalazioni da febbraio: cinque interventi in due giorni a casa di un 65enne. Indagano i carabinieri
Volontari del soccorso. Uno dei mezzi del gruppo verolese
Volontari del soccorso. Uno dei mezzi del gruppo verolese
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«C’è una bambina che sta male, venite presto. Non c’è tempo da perdere». I soccorsi arrivano sul posto, ma non trovano mai nulla. Tanti, troppi scherzi di cattivo gusto quelli che da fine febbraio si ripetono incessantemente nel comune di Verolanuova e suoi quali stanno indagando i carabinieri.

L’ultima vittima di queste bravate, in ordine di tempo, è stato un residente di 65 anni. «Nel fine settimana l’ambulanza è venuta per ben cinque volte a casa mia - racconta il signore che ha denunciato l’accaduto -. I sanitari, tre volontari del Gvvs (acronimo di Gruppo Verolese volontari del soccorso ndr), scendono e, ogni volta, mi chiedono dove sia la bambina che sta male, bambina il cui nome cambia sempre. Questo è avvenuto una volta venerdì pomeriggio, due sabato e due domenica. Purtroppo scherzi del genere sono proprio brutti scherzi, perché tolgono tempo alle emergenze vere e reali». Come lui molti altri hanno lamentato e segnalato questi episodi incresciosi. I soccorsi sono stati inviati almeno due volte alle scuole elementari e anche in questi casi i volontari del soccorso si sono sentiti dire che non vi era alcuna emergenza.

L'obbligo di intervenire

«Nel momento in cui la nostra sala operativa ci attiva abbiamo l’obbligo di intervenire, viceversa sarebbe omissione di soccorso - spiega Bruno Cocchetti, presidente del Gvvs, gruppo che, avendo sede a Verolanuova viene mandato sui vari interventi fasulli in zona -. Anche in questi casi, dove palesemente si denota uno scherzo, dobbiamo recarci in posto ed accertarci che effettivamente nessuno abbia necessità di soccorso. Il caposquadra ha segnalato la circostanza alla centrale e segnalato che non sarebbe la prima volta. Sappiamo che la centrale operativa prenderà provvedimenti e tramite gli enti preposti si farà carico di opportuni accertamenti e verifiche. Le chiamate sono registrate e a quanto pare si è sentita la voce di una minorenne: invito i genitori a non lasciare i cellulari incustoditi, chiamate del genere rubano il tempo a emergenze vere, a persone che hanno seriamente bisogno di soccorso».

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