Scrive «Ti amo» sulla fioriera sotto al Municipio: ripreso dalle telecamere, cancella subito

L’ironia, diceva Nietzsche, «è più efficace dell’ira». È grazie all’ironia che il sindaco di Mairano Igor Zacchi ha risolto a tempo di record il caso della fioriera imbrattata.

Tutto inizia un paio di giorni fa: sulla fioriera sotto il Municipio, il primo cittadino trova scritto un grande «Ti amo». «Mi sono arrabbiato, perché queste cose non si fanno - spiega il sindaco -. Dopo aver visionato le telecamere che avevano ripreso i tre ragazzi che erano sul posto, per far riflettere l’autore sulla stupidità del suo gesto, dandogli nel contempo la possibilità di mettervi riparo, ho pensato di puntare sull’ironia». E così, martedì sera Zacchi pubblica un post, che inizia citando il film di Henry King: «L’amore è una cosa meravigliosa», e aggiunge: «Però sfregiare un bene pubblico per comunicare i propri sentimenti non è la via giusta. Da quando esiste, poveretta, la fioriera ne ha viste di tutti i colori. Pensate che subisce angherie di ogni tipo dal 1990». La denuncia online del primo cittadino era corredata da un paio di fotografie che non lasciavano niente all’immaginazione: una foto mostrava la fioriera sfregiata, l’altra il focoso innamorato, beccato nel momento in cui scrive la frase. Il colpevole era stato individuato. Ma Zacchi ha voluto offrirgli una via di scampo e ha aggiunto un «P.s.» (post scriptum) e un «P.p.s.». Visto che tra l’altro i tre ragazzi giocavano a togliersi i pantaloni, il «P.s.» dice: «Soprattutto, prima di smutandarvi a vicenda per testimoniare il vostro amore reciproco, controllate che non ci siano telecamere in giro». E il «P.p.s.» aggiunge: «Se rimediate da soli allo sfregio bene, altrimenti entro sette giorni vado in caserma a fare denuncia. Buona serata ragazzi. Occhio all’ormone».

L’ironia del sindaco ha funzionato. «Ho pubblicato il post martedì sera - racconta Zacchi -. Mercoledì mattina la fioriera era già a posto».

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