Scende dall'auto e viene travolto: addio a Karim Maina, morto a 15 mesi dall'incidente

Quindici mesi di agonia, un lunghissimo tempo di dolore nel quale progressivamente la speranza non ha più trovato spazio. Fino all’epilogo, tristissimo per quanto atteso. Karim Maina è morto nella notte tra martedì e mercoledì, aveva solo 37 anni. Era in un letto d’ospedale dal 28 agosto dello scorso anno, quando rimase ferito in maniera gravissima in un incidente stradale. È spirato all’Hospice di Orzinuovi dopo essere stato assistito amorevolmente per mesi, quindici lunghissimi mesi, dalla mamma Federica e dai fratelli Mirko, Greta e Gaia, oltre che dal personale medico e infermieristico delle diverse strutture in cui è stato ricoverato.
L'incidente
La vita di Karim sterzò tremendamente nella scorsa estate lungo la Provinciale 11, a Borgo San Giacomo. Il giovane stava tornado a casa, a Quinzano, a bordo della sua Golf, quando, dopo aver arrestato l’auto ed essere sceso, venne travolto dalla vettura guidata da una compaesana che si stava recando al lavoro e batté violentemente la testa sull’asfalto, il tutto sotto lo sguardo attonito di un amico. In condizioni disperate, dopo essere stato rianimato sul posto, venne trasportato d’urgenza con l’elisoccorso alla Poliambulanza di Brescia. Da lì cominciò la sua lunga agonia, un percorso di sofferenza dal quale è stato impossibile smarcarsi, fino alla morte avvenuta l’altra notte.
Il dolore
Ora lo piangono i suoi famigliari e l’intera comunità di Quinzano, dove Karim era molto conosciuto. I funerali, celebrati da don Lorenzo Boldrini, si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale, partendo dalla casa funeraria Ranzetti in via Pieve, dove è stata composta la salma. Molti i messaggi di cordoglio, espressi anche via social, a ricordare un giovane vitale e grande appassionato di musica: «Sono rimasta davvero sconvolta dalla notizia della tua dipartita - questo il post di un’amica - non me l’aspettavo e ancora non me ne capacito. Karim mi dispiace davvero tanto perché il tuo cuore era buono e rimarrà con chi l’ha potuto vedere. Ricorderò sempre la luce dei tuoi occhi, pazza e magica. Fai buon viaggio».
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