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San Paolo, annunci funebri pro migranti: il paese si divide

Il sindaco: «Una grande sciocchezza. Il nostro è un paese accogliente e tollerante».
I FINTI NECROLOGI DI SAN PAOLO
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«Non è dato capire perché la nostra Comunità debba assurgere agli onori della cronaca per un episodio che, se ha inteso sollevare alcune riflessioni in noi tutti, non può in alcun modo essere avvicinato alla nostra realtà, amministrativa e “di vita”, che non è possibile accusare di non essere accogliente e men che meno escludente». 

Con un post su Facebook il sindaco di San Paolo Giancarla Zernini è intervenuta sulla polemica sollevata dopo l'affissione di una cinquantina di manifesti funebri che annunciavano la morte di bimbi e di giovani: nomi di fantasia ma cognomi reali, di cittadini del paese.

 

 

«Leonardo Fappani di anni 8, morto annegato. Addolorati nessuno ne danno il triste annuncio. I funerali si svolgeranno nel Mar Mediterraneo». Un messaggio forte, uno dei tanti apparsi su manifesti ideati «per sensibilizzare la gente sul tema delle tragiche morti dei migranti in mare». 

Un’iniziativa, ideata da un gruppo spontaneo di persone, di diversa estrazione sociale ed età, che ha diviso di netto non solo il paese, ma ha creato dibattito anche nei Comuni limitrofi. L’obiettivo del gesto insomma, che ha scandalizzato alcuni e trovato invece l’approvazione di altri, è stato raggiunto: non far dimenticare le tragedie e creare discussione.

«L’affissione di questi manifesti funebri mi sembra una grande sciocchezza - ha dichiarato il sindaco Giancarla Zernini -. Quello che è stato scritto è un messaggio parecchio macabro, non mi sembra questo il mondo di affrontare la questione, ma anzi solo di banalizzarla. Parecchi cittadini, dato che i cognomi erano di San Paolo, si sono anche spaventati e chiesti di chi fossero i figli o le giovani persone morte. Di questo gesto è stato informato chi di dovere e ora ci sono in corso le indagini».

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