Bassa

Rigenerarsi e meditare tra i filari di lavanda a Trenzano

A Cascina Conta i Sala coltivano lavanda che poi viene utilizzata per realizzare prodotti cosmetici
Meditazione e yoga tra i filari di lavanda  © www.giornaledibrescia.it
Meditazione e yoga tra i filari di lavanda © www.giornaledibrescia.it
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Sedersi in un campo e respirare l’odore inebriante della lavanda. Rilassarsi con, nelle orecchie, solo il rumore della natura, il frusciare delle foglie e il frinire dei grilli. Osservare la danza delle lucciole in un buio ormai quasi sconosciuto. E meditare.

Non siamo in Provenza, e nemmeno nella più vicina Toscana, ma nella nostranissima Trenzano. Ad offrire questa possibilità è l’azienda agricola di Sergio Sala che, in via Cascina Conta, ha creato il marchio «La mia lavanda»: qui si coltiva la pianta aromatica che poi diventa olio essenziale e viene utilizzata per realizzare diversi prodotti cosmetici. Ma c’è di più: il campo della Bassa è un luogo di rigenerazione, meditazione e relax.

Coltivazione 

Tutto comincia nel 2018 quando Sergio Sala, che coltivava in maniera tradizionale i campi di famiglia, conosce alcuni colleghi emiliani che hanno puntato sulle erbe aromatiche e, poco dopo, anche un tecnico dell’Istituto di Istruzione Superiore Spallanzani. È la svolta.

«Proviamo, mi sono detto - racconta Sala -, e vediamo come va». Parte con cautela, studia e visita campi in Toscana e Francia. Solo una parte dell’azienda viene destinata a questa nuova coltura e si sceglie di puntare sul biologico, anche se la certificazione ancora non è stata richiesta.

Sergio Sala © www.giornaledibrescia.it
Sergio Sala © www.giornaledibrescia.it

I Sala non si occupano solo del campo, ma anche della vendita al dettaglio dei prodotti ricavati dalla coltivazione: saponi, sacchetti profumati, creme, olio essenziale, spray aromatici e acqua corpo. «Abbiamo scelto la lavanda perché ci piace - continua -, ma anche perché il prodotto è versatile e ha diversi utilizzi sul mercato. In futuro ci piacerebbe provare con rosmarino, timo, salvia, e menta anche se parte dei campi sono coltivati a cereali antichi come il grano Gentil Rosso».

Meditazione

Come dice la saggezza popolare, da cosa nasce cosa e le lavande dei Sala sono diventate presto meta di curiosi:  «Ci siamo accorti che molti venivano a fotografarle - racconta l’imprenditore - e a fare selfie, così nel 2021 abbiamo aperto il campo a tutti. Chiunque può venire a rilassarsi sotto la nostra pergola e dall’anno scorso siamo noi a portare la gente qui».

Grazie ad una psicomotricista vengono organizzare serate di meditazione, sessioni di respirazione circolare, bagni di gong e, qualche volta, anche pic nic.

«È risaputo che il profumo della lavanda - spiega Sala - ha la capacità di rilassare e poi, qui intorno, non ci sono strade o rumori. C’è solo la natura». L’accesso al campo è sempre libero, nel rispetto delle piante e degli altri, tranne in occasione degli incontri durante i quali possono accedere solo gli iscritti.

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