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Regione: idea per un "patto di brescianità"

Istituire un "patto di brescianità". Ossia una sorta di Tavolo permanente dedicato alle questioni provinciali.
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Istituire un "patto di brescianità". Ossia una sorta di Tavolo permanente dedicato alle questioni provinciali. Questa la proposta fatta dagli assessori regionali al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo e alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione ai rappresentati del Tavolo territoriale di confronto, a margine della presentazione del Piano regionale di sviluppo, a cui hanno assistito in collegamento video con Palazzo Lombardia.

"In un momento di crisi diffusa come quello che stiamo affrontando - hanno detto - incontri frequenti non possono che portare benefici a tutti". Incontri che non devono essere il luogo in cui "sfogare" lamentele e carenze, ma momenti di confronto, che possano servire a condividere esperienze e trovare soluzioni. Gli assessori hanno ricordato l'importanza e la strategicità di questo tipo di lavoro anche a fronte della soppressione delle Province prevista con l'inizio del prossimo anno. Province che hanno deleghe precise e importanti che, per forza di cose, dovranno essere trasferite, e quindi affrontate, da altri.

AGRICOLTURA E AMBIENTE - Brescia, prima provincia agricola d'Italia, anche in ottica Expo, chiede grande attenzione sia per quanto riguarda la produzione sia per la qualità. Da non trascurare anche tutto il tema relativo alla Pac "che non deve essere erogata a pioggia". I rappresentanti delle associazioni hanno chiesto anche chiarimenti per quanto concerne le procedure di autorizzazione (Aia e Via). Altra questione da affrontate è quella della valorizzazione delle agroenergie. E poi la tutela ambientale e i nitrati.

LA MONTAGNA - Le Comunità montane hanno sottolineato l'esigenza di rivedere i Pisl, riservando la giusta attenzione al profilo sociale "spesso minacciato dal taglio ai trasferimenti". E poi l'economia e l'agricoltura di montagna, con i prodotti di qualità e i presidi che vanno valorizzati. E' stato affrontato anche il tema dell'accessibilità infrastrutturale e dei parchi. Da ultimo, il rilancio della filiera bosco-legno-biomasse ed energia.

PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE - Dall'Università di Brescia è arrivata la disponibilità a realizzare master, stage e corsi  di formazione in chiave Expo. L'obiettivo è quello di far capire che la manifestazione del 2015 non deve essere concepita in maniera "milanocentrica" e, quindi, di portare i visitatori anche nel Bresciano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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