Bassa

Radio Kiev: «Ora il drago russo ha fame ed è insaziabile»

Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona
I resti di un veicolo russo in Ucraina - © www.giornaledibrescia.it
I resti di un veicolo russo in Ucraina - © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava, ieri ci hai detto che la trattativa per una soluzione della guerra era di là da venire e per farti un torto, oggi, mezzo mondo parla di incontri tra Zelenski, il Papa, Biden e Putin, due a due, o tutti insieme o chissà tra chi. Come stanno le cose, cosa si dice in Ucraina?

«L'unica cosa che dicono da noi, adesso, è che aspettano la tripla ondata che dovrebbe unire Italia, Francia e Germania.  Ma finchè i russi non conquisteranno il Lugansk e l’intero Donbass, ed è un passo ancora molto lungo da fare, non si può parlare di trattativa. Gli ucraini dal canto loro non sono disposti a mollare terre. Oltre a ciò bisogna sapere che i russi non si fermeranno adesso: se si fermano adesso significa che presto comiceranno tutto daccapo. 

Non credeteci alle trattative, oltretutto mancano i leader di una volta nell'Occidente. I britanici sostengono quello che dicono gli ucraini, non cedere. Gli spagnoli volevano inviare dei tank e i tedeschi li hanno bloccati. Tutti capiscono che la vita peggiorerà per noi ucraini.

L'Occidente ha nutrito il drago e il drago ora vuole mangiare. Attenzione che la fame del drago non si ferma, il drago è insaziabile».

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