Bassa

Radio Kiev: «Nessuno avrebbe scommesso sull'Ucraina»

Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in Ucraina
Un villaggio vicino a Kharkiv bombardato - © www.giornaledibrescia.it
Un villaggio vicino a Kharkiv bombardato - © www.giornaledibrescia.it
AA

Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Siamo al trimestre, alla pagella dei buoni e dei cattivi, dei meritevoli. Tra poco saranno passati tre mesi dall'inizio della guerra, chi avrebbe scommesso su questa resistenza straordinaria degli ucraini?

Nessuno, neppure gli inglesi, neppure gli americani e forse neppure gli ucraini, anche se, il nostro riferimento testimoniale dall'Ucraina e dall'Italia, Slava, lo disse sin dai primi giorni, verificate le sue risposte, le sue riflessioni e vedrete che lui, Slava, aveva visto giusto.

Diceva: «Qualche minuto fa, un dottore molto conosciuto da noi, che vive a Kharkiv, ha pianto ieri quando ha visto i nostri soldati al confine con la Russia, gridavano, "adesso siamo liberi". A Kharkiv tutto è ora molto tranquillo e il sindaco ha annunciato che sono funzionanti, da domani, i mezzi pubblici e tra quindici giorni si apre la metropolitana». 

Il medico pediatrico che dice queste cose ha un sito da otto milioni di iscritti su Instagram e su Youtube. È conosciuto più in Russia che in Ucraina. Personaggio credibile, di grande carisma. «Per noi è un respiro di sollievo, per noi questo medico interpreta da sempre la coscienza di milioni di cittadini della nostra patria».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia