Bassa

Radio Kiev: «L'idea che la Crimea fosse una partita chiusa è stata sconfitta»

Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona
Bombardamenti in Crimea - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
Bombardamenti in Crimea - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava aveva parlato di un contrattacco ucraino al sud ed è arrivato, un mese dopo l'annuncio, la Crimea è stata colpita: «L'operazione sulla Crimea da parte della missilistica ucraina è stata precisa e continuerà, è soltanto l'inizio. Finalmente quello annunciato primo riguardante il contrattacco è cominciato. L'idea che la Crimea fosse una partita chiusa è stata sconfitta. Tutto è possibile quando si vuole e si crede. La resistenza ucraina è molto di più di un'azione partigiana, è un esercito organizzato e ben preparato, non siamo nel 2014. Intanto Putin ha licenziato il comandante della sua flotta.

I russi hanno preso un villaggio verso Baku. E ogni giorno anch'io ascolto le nostre emittenti che precisano che alcuni magazzini di munizioni sono stati distrutti, un'operazione congiunta tra droni e artiglieria. Adesso è diventata quasi una guerra di routine. Anche in cielo abbiamo quasi pareggiato le forze. Da aprile gli aerei militari russi non entrano nel territorio ucraino. Hanno paura di essere colpiti e lasciano all'artiglieria il bombardamento. Sono stati eliminati circa trenta aerei militari e lo confermano le fotografie satellitari. 

Su Zhaporizhia la centrale nucleare più importante europea, la migliore proposta è quella americana, basterebbe demilitarizzare l'area e tutto sarebbe tranquillo, i russi hanno rifiutato. La minaccia di guerra nucleare è un bluff a cui non crede più nessuno anche perchè non ha senso una distruzione di massa in cui non ci sarebbe salvezza, moriremmo tutti. Putin vuole morire? Non mi pare.

In sintesi, noi riusciamo ad abbattere i missili in grande percentuale. Vita e guerra vanno avanti, piace o non piace. Ci siamo abituati a vivere così. 

Il ferragosto da noi non esiste e i miei connazionali non riescono a comprendere cosa sia questa festa. Rispondo, per farla breve, che si tratta di un inno alle vacanze. Rimangono perplessi come prima, almeno però hanno una risposta».

 

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