Bassa

Radio Kiev: «I russi spingono su Mariupol, ma non è finita»

Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono sotto gli attacchi dei russi
Quel che resta di Mariupol dopo i bombardamenti - Foto Epa/Sergei Ilnitsky © www.giornaledibrescia.it
Quel che resta di Mariupol dopo i bombardamenti - Foto Epa/Sergei Ilnitsky © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

I russi spingono di più su Mariupol, Slava è finita? «No, i combattimenti continuano. Quante volte abbiamo sentito dire che Mariupol è caduta? Dopo due giorni dell'invasione russa io pensavo, se riusciamo a resistere altri tre giorni, ma torneremo come prima sotto l'Unione Sovietica. Invece, la resistenza ucraina ha fatto la differenza. I russi non hanno capito che una nuova generazione di ufficiali ucraini era in campo, non aveva conosciuto l'Unione Sovietica ed era esclusivamente attaccata alla sua patria. Di più, tanti ufficiali russi non hanno conosciuto l'Ucraina come i vecchi capi sovietici e il nostro terreno è rimasto sconosciuto. Molti sostengono che un terzo della vecchia scuola militare sovietica o ha tradito o è scappato o si è nascosto.

Si racconta che a Sumi, città del nord ovest, 20 carri russi hanno affrontato i nostri, 4 carri sono stati distrutti e gli altri sono fuggiti via. I nostri militari sono più giovani, più addestrati. Aspettiamo le armi promesse dall'Occidente, allora ce la faremo

Abbiamo scoperto che nelle terre occupate dai russi, prima entrano i soldati poi entrano quelli del Fsb, il vecchio Kgb, hanno delle liste preparate, l'elenco di chi deve essere giustiziato, un altro elenco riguarda chi deve essere deportato nelle terre della Siberia, in terre degradate lontane. Non c'è bisogno di mettere il filo spinato, sei dentro una terra immensa e non hai niente. 

La seconda fase di Putin è cominciata, tentano di prendere il Donbass e distruggere totalmente Mariupol. Vogliono consegnare questo Donbass e questa Mariupol il 9 maggio al tavolo della vittoria, il giorno della festa pr la vittoria contro i nazisti, come se noi fossimo nazisti, mentre i veri nazisti sono loro».

 

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