Bassa

Pronti 125mila euro per il solarium della piscina (chiusa)

L’opera è stata pensata per risolvere il degrado dell’ultimo piano: forti dubbi della minoranza
A secco. Da due stagioni i manerbiesi non possono fare il bagno in piscina - © www.giornaledibrescia.it
A secco. Da due stagioni i manerbiesi non possono fare il bagno in piscina - © www.giornaledibrescia.it
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Lavori in arrivo sul solarium della piscina comunale, sebbene l’impianto natatorio sia chiuso da due stagioni e anche questa estate fare un tuffo nelle vasche di via Verdi sia stato impossibile. Nelle prossime settimane, dopo le opportune perizie, saranno effettuati degli interventi di manutenzione straordinaria del solaio, finalizzati al suo rinforzo e puntellamento, onde evitare che si creino ulteriori danni. Un’opera che rientra nel capitolo di bilancio «Manutenzione degli immobili comunali» e che, complessivamente, prevede un investimento di 125 mila euro, di cui 71 mila solo per le opere murarie, il resto per pavimentazione del solarium e degli spazi esterni.

La scelta di procedere alla ristrutturazione ha scaldato gli animi nell’ultima seduta del consiglio comunale. Il consigliere leghista Ferruccio Casaro, in una interrogazione, ha infatti richiesto chiarimenti sulle decisioni prese dall’Amministrazione: «Quale criterio ha portato a ristrutturare la piscina? Quali i motivi di intervento tecnico, secondo me non necessario, sul solarium?».

A rispondere è stato il vicesindaco Giandomenico Preti, che nella scorsa Giunta ricopriva il ruolo di assessore ai Lavori pubblici: «Gli interventi - ha spiegato - sono necessari per ripristinare le condizioni ex-ante del solaio originario perché non è oggettivamente possibile e non è strutturalmente sensato lasciarlo nelle attuali condizioni di degrado e va neutralizzato il fenomeno di ossidazione che lo sta rovinando. L’opera è stata valutata congiuntamente dal progettista e dall’ufficio tecnico e non costituisce la scelta più economica, bensì la meno invasiva, più razionale e più adatta alla condizione del locale: si è valutato di mantenere il massimo della fruibilità della zona impianti».

Quanto alla voce spesa, Preti ha ricordato come «le risorse economiche destinate all’intervento sono costituite dagli oneri di urbanizzazione destinati alle manutenzioni straordinarie sugli immobili comunali». Uno step necessario, quindi, per poter mettere in sicurezza l’edificio, nella speranza di risolvere quanto prima la querelle. Questa ha anche un risvolto giudiziario, che si trascina da tempo con il gestore del centro sportivo e che vede penalizzati soprattutto i cittadini, che, in particolare in questi giorni afosi, aspirerebbero ad avere un centro natatorio aperto. Che i prossimi mesi siano quelli utili affinché si trovi finalmente una soluzione al problema?

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