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Porzano, restituito l’antico splendore alla pala del Moretto

Il suo restauro, insieme a quello di altre opere della parrocchiale, è stato presentato in un incontro
Madonna con Bambino. L’opera del Moretto  © www.giornaledibrescia.it
Madonna con Bambino. L’opera del Moretto © www.giornaledibrescia.it
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Mercoledì sera sono stati presentati i lavori di restauro della chiesa parrocchiale di San Michele di Porzano: un intervento impegnativo che, iniziato nel 2015, ha interessato tutta la parte decorativa interna (affreschi, stucchi e altari), ma anche le tre pale d’altare, la cui recente consegna ha sancito la conclusione dell’intervento, realizzato dal restauratore Leonardo Gatti e del suo staff.

Un sogno diventato realtà voluto da monsignor Giovanni Palamini, abate di Leno, da don Alberto Baiguera, responsabile della parrocchia di Porzano. Storia e arte. Per illustrare il lavoro fatto agli abitanti della frazione, è stato organizzato l’incontro di mercoledì, durante il quale Angelo Loda, della Soprintendenza di Brescia, ha ripercorso gli aspetti storico-artistici dell’intervento, mentre Leonardo Gatti ha raccontato il lavoro fatto.

Immagini, descrizioni e spiegazioni hanno permesso ai presenti di apprezzare il restauro, reso possibile anche grazie alla Fondazione Asm e alla Fondazione della Comunità Bresciana. I numerosi presenti hanno apprezzato anche e soprattutto le tre pale d’altare: tra queste la pala di Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, collocata sull’altare maggiore, raffigurante La Madonna con Bambino.

Non meno belle le altre due pale restituite al loro splendore: la Madonna con Santi e Putti, opera del 1672 firmata dal pittore lombardo Carlo Baciocchi e una Deposizione cinquecentesca, tuttora al centro di studi per definire l’autore. Fede e tenacia. «Tre validi motivi in più - è stato detto - che possono rendere orgogliosa tutta la comunità di Porzano per aver portato a termine con tenacia un intervento che, oltre alla competenza e all’amore per l’arte, unisce in modo mirabile la fede e la tenacia dell’uomo di raggiungere grandi traguardi che vanno al di là del tempo».

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