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Piazza del Granaio, è ancora polemica sui parcheggi

Il Comune di Chiari annuncia la riqualificazione, ma l’opposizione attacca: «Lo spazio è un ghetto»
Nel parcheggio interrato dormono due senzatetto - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nel parcheggio interrato dormono due senzatetto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è pace per piazza del Granaio: la zona attigua alla stazione finisce ancora al centro delle polemiche. L’Amministrazione comunale ha infatti trovato un accordo con il privato per rendere di nuovo disponibile l’area di parcheggio oggi sterrata, ma le minoranze criticano la scelta. Dalla Lega, poi, arrivano ancora segnalazioni sul degrado del parcheggio interrato.

Ma andiamo con ordine. Entro pochi mesi i cittadini torneranno appunto ad avere a disposizione la zona sterrata. Il Comune ha infatti trovato l’accordo con il privato proprietario dell’area per una soluzione temporanea, in vista dello sviluppo definitivo, entro il 2021. Si creeranno dunque 81 nuovi parcheggi: la maggioranza a raso; 22 interrati. Entro il 2021 è previsto invece un ulteriore sviluppo urbanistico, con nuove unità abitative, così come dettato dalla convenzione del 2008.

«L’ultima deroga alla convenzione - spiega il vicesindaco, Maurizio Libretti - fu concessa a maggio 2014. L’Amministrazione ha restituito al privato lo sterrato per realizzare i nuovi posti auto. Entro il 2021, poi, il privato dovrà realizzare quanto previsto».

Nell’ultimo Consiglio, però, sono arrivate le critiche di Gabriele Zotti (Gruppo misto): «Per mesi i cittadini non hanno potuto utilizzare il parcheggio: un frutto dell’incapacità della Giunta». Spostiamoci infine all’interrato. «Constatiamo - hanno spiegato Roberto Campodonico, Alessandro Cugini e Gianluca Fogliata della Lega - che la situazione non è migliorata: ci sono ancora bivacchi. È inutile spendere soldi per la basculante a chiusura del parcheggio, che ha reso lo spazio un ghetto». Pronta la replica del sindaco Massimo Vizzardi: «La situazione prima del nostro insediamento era peggiore. Qui abbiamo investito molto: chiusura delle entrate; più illuminazione, pulizia e controllo. Oggi l’unico problema è una coppia di senzatetto che s’inserisce nella struttura. Non siamo nella terra di nessuno come qualcuno dice».

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