Bassa

«Orzinuovi On», il paese si accende in occasione della festa patronale

Dal 26 al 29 agosto eventi gastronomici, divertimento e cultura, il tema della manifestazione sarà il «risparmio energetico»
I fuochi d'artificio in una delle precedenti edizioni, in programma anche quest'anno - © www.giornaledibrescia.it
I fuochi d'artificio in una delle precedenti edizioni, in programma anche quest'anno - © www.giornaledibrescia.it
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Non sarà una Fiera espositiva come per più di 70 anni gli orceani sono stati abituati a vederla, ma Orzinuovi quest’anno non rinuncia a far festa in onore del patrono. A dirlo è il sindaco Gianpietro Maffoni che in consiglio comunale ha illustrato la manifestazione «Orzinuovi On», in cui «On» è l’acronimo riferito a Orzi Nuovi, ma al contempo riferimento all’idea di «accensione», come qualcosa che riparte e riprende vita dopo una lunga e tragica sofferenza.

Il programma

Al posto della Fiera tradizionale, da venerdì 26 a lunedì 29 agosto quest’anno ci sarà una lunga festa che coinvolgerà il centro storico. Si svolgerà in piazza Vittorio Emanuele e in piazza Garibaldi con un allestimento particolare, postazioni legate al food, artisti di strada, giocolieri e acrobati, musica dal vivo e con dj, laboratori e attrazioni per i più piccoli, convegni, fino allo spettacolo tradizionale di fuochi d’artificio in chiusura. Fil rouge della manifestazione: il risparmio energetico.

«La Fiera come siamo sempre stati abituati a vederla - spiega Maffoni - richiede una programmazione e un’organizzazione pianificata a lungo termine. La pandemia e l’emergenza sanitaria in cui ci trovavamo ancora negli ultimi mesi dell’anno scorso ci ha impedito di fare progetti per il futuro prossimo. Quella di quest’anno sarà un’edizione particolare, con una serie di eventi a carattere gastronomico, di divertimento e in parte anche culturale, che ci consentiranno di festeggiare il nostro patrono e il nostro paese. La manifestazione farà capire che Orzinuovi c’è, e insieme c’è la voglia di divertirsi e soprattutto di mandare un segnale di ripresa e ripartenza. Non ci saranno spazi espositivi come siamo abituati a vederli, ma avremo poi modo di affrontare il tema della fiera vera e propria il prossimo anno».

Modernizzare

«Una cosa però è certa - prosegue il sindaco -: la fiera come l’abbiamo sempre concepita deve essere rivista e modernizzata in funzione degli sviluppi tecnologici dei vari settori coinvolti, come l’agricoltura. Dobbiamo considerare che molto è cambiato rispetto al passato, guardare al futuro e allargare gli orizzonti». Anche la minoranza si è dichiarata disponibile ad essere della partita: «Siamo disposti a collaborare - ha dichiarato il consigliere Michele Scalvenzi -. La fiera è una parte identitaria del nostro paese che non può accettare divisioni». La proposta è stata accolta di buon grado da Maffoni.

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