Bassa

Nuovo tempio crematorio: Manerbio è favorevole

Dal Consiglio via libera al patto con Quinzano, che ospiterà la struttura. Dopo l’estate l’appalto
Passi avanti per il progetto dell’impianto di cremazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Passi avanti per il progetto dell’impianto di cremazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Via libera dal consiglio comunale di Manerbio alla convenzione con il comune di Quinzano d’Oglio per la realizzazione di un nuovo impianto crematorio, in grado di effettuare fino a 2.400 cremazioni annue, che potrebbe vedere la luce a Quinzano nei prossimi mesi, a ridosso dell’area cimiteriale.

L’assemblea consiliare, convocata in seduta straordinaria proprio per affrontare questo unico punto di discussione, ha detto dunque «sì» a un progetto nato cinque anni fa, quando Quinzano, ente capofila, presentò in Regione, insieme a Manerbio, la proposta di dar luce a un impianto crematorio nella Bassa, stante la sempre maggiore richiesta da parte della popolazione di servizi cimiteriali di questo tipo. Un progetto poi arrestatosi nel corso degli anni, ma tornato di attualità negli ultimi mesi e che ha visto un’accelerazione nelle scorse settimane, su impulso del commissario prefettizio di Quinzano (paese commissariato per scioglimento del ccnsiglio comunale lo scorso novembre).

Se tutto procederà senza intoppi, dopo l’estate i lavori dell’opera potrebbero essere già appaltati. La durata della convenzione tra i due enti locali è fissata in 30 anni e prevede che la società privata costruttrice dell’opera, specializzata in impianti di questo genere, versi quale canone concessorio il 70% al Comune di Quinzano e il restante 30% a quello manerbiese. Manerbio, a sua volta, come approvato l'altra sera, destinerà tale quota in parte alle attività di pulizia e manutenzione del camposanto e in parte quale scomputo dei costi per le tumulazioni; inoltre, per i manerbiesi che opteranno di beneficiare della cremazione, è previsto una riduzione del 50% del canone.

«Manerbio, ma credo più in generale la Bassa, beneficeranno di questo impianto, poiché risponde a un’esigenza, quella della cremazione, particolarmente diffusa nella nostra provincia, come anche i lutti di queste settimane hanno dimostrato», ha sottolineato il vicesindaco Giandomenico Preti, che è stato chiamato dal commissario prefettizio Monica Vaccaro a far parte della squadra di esperti che si occupa del progetto. Dello stesso tenore il sindaco Samuele Alghisi, che ha messo in luce come «da primo cittadino di Manerbio non sia possibile non cogliere l’opportunità del progetto, aperto anche alla possibile collaborazione con altri Comuni che vorranno unirsi strada facendo».

Hanno invece scelto la linea dell’astensione i due gruppi di opposizione, «Lega Nord» e «Uniti per Manerbio». Per bocca dei consiglieri Mario Mantovani e Federico Mosca hanno espresso «parere favorevole alla finalità del progetto», ma «riserve sulla fretta impressa all’iter» e hanno invitato a valutare «l’impatto ambientale e viabilistico che tale opere comporta».

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