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Nuovo bitumificio al via a Montirone, il sindaco e il comitato: «Vigileremo sull’attività»

Ultimato ormai da mesi, l’impianto di cui si parla da due anni diventerà operativo a breve
Il nuovo bitumificio di Montirone - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il nuovo bitumificio di Montirone - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il nuovo bitumificio realizzato a ovest di Montirone, sul confine con Ghedi, dovrebbe entrare in funzione a breve: la struttura è già stata innalzata da alcuni mesi ed è pronta al via. Questo significa che tutte le azioni messe in campo dal Comune e dalle associazioni ambientaliste per fermare l’impianto non hanno centrato il risultato che si prefiggevano.

Di questo nuovo bitumificio, che si va ad aggiungere a quello che già opera alla Edilquattro, tra Castenedolo e Ghedi, in località Strada dei Quarti, si parla da un paio d’anni, forse più. Non appena s’era diffusa la notizia di un nuovo impianto, erano iniziate le proteste, di cui s’era fatto carico anche e soprattutto il comitato «Bitumificio? No grazie», che però, nonostante la buona volontà, aveva avuto qualche difficoltà in più per mancanza di un interlocutore diretto. Erano i mesi in cui, dopo che l’ex sindaco Eugenio Stucchi era stato costretto alle dimissioni, il Comune era retto da un commissario prefettizio. Non c’era un primo cittadino al quale chiedere e dal quale ottenere un confronto.

L’azione di contrasto al bitumificio era poi ripresa a pieni giri con l’elezione dell’attuale primo cittadino, Filippo Spagnoli. Che infatti dice: «Il nostro, peraltro preparato con l’avvocato di Legambiente, è l’unico ricorso presentato dal Comune di Montirone. Siamo consapevoli di aver fatto tutto quello che potevamo fare. Ora, mentre aspettiamo l’esito del ricorso, prendiamo atto che, avendo il diritto di farlo, la società proprietaria inizierà presto a lavorare, con tutto quello che l’avvio dell’attività può comportare».

Non potendo fermare il bitumificio, Spagnoli annuncia sorveglianza: «Saremo molto vigili. Su questo abbiamo una certa esperienza, visto che, proprio grazie a noi, i proprietari dell’altro bitumificio sono stati costretti a fare interventi migliorativi sull’impianto».

Sulla stessa linea anche Marco Girelli, storico portavoce del Comitato: «Ci siamo opposti in tutti i modi (peraltro siamo stati chiamati a pagare le spese legali del ricorso perso: una mazzata), ma l’impianto è stato realizzato. Quello che per il momento possiamo fare è vigilare affinché vengano rispettate tutte le regole. Lo facciamo ora e lo faremo ancora di più in futuro, perché questi impianti all’inizio non danno problemi, col tempo, invece…».  

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