Bassa

«No alla discarica»: il popolo della Macogna a raccolta

Incontro a Berlingo per discutere della contestata discarica in vista del pronunciamento del Tar
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Un anno dopo, una settimana prima. Dodici mesi fa, il 12 aprile 2015, cinquemila cittadini e amministratori locali sfilarono pacificamente in località Macogna - cuneo di terra tra la Franciacorta e la prima Bassa occidentale - per dire no allo sversamento di un milione e trecentomila metri cubi di rifiuti, autorizzati dalla Provincia nel luglio 2013. 

Tra pochi giorni, invece, il 23 marzo, il Tar di Brescia si esprimerà definitivamente in merito al ricorso avverso alla discarica, presentato dai Comuni di Berlingo, Rovato e Travagliato. 

In mezzo, una lunga schermaglia fatta di presidi, camion bloccati, sequestri (e dissequestri) dell’autorità giudiziaria. La partita della Macogna, insomma, non è ancora chiusa. 

Per fare il punto della situazione questa sera, a Berlingo, il Comune e una quindicina di realtà civiche e ambientaliste hanno organizzato una «Serata Macogna». L'appuntamento è alle 20.45 nell'auditorium delle scuole medie.

Ci sarà l’avvocato Federico Randazzo, legale dei Comuni nell’udienza del 23 marzo, che - salvo ulteriori chiarimenti richiesti dal Tar - porterà a una sentenza. 

Tre i punti centrali del ricorso: «Secondo noi - dice Randazzo - ci sono criticità già nel progetto originario per il rispetto del franco falda (la separazione tra il fondo del sito e l’acqua sottostante, ndr), in un’area dove la stessa falda sconta già un peso antropico notevole» e in cui, secondo il ctu del Tar, la separazione tra falda superficiale e falda profonda è rappresentata solo da una sorta di «isola» di terra. «L’Asl - continua Randazzo - ha inoltre certificato la presenza di numerosi pozzi privati, non segnalati in precedenza. Infine, oltre ad altre discrepanze tra atti regionali e provinciali, lo stesso ctu segnala come i piezometri che per legge devono monitorare costantemente il sito per segnalare ogni problematica, a tutela della salute, abbiano diverse criticità, a partire dal loro posizionamento». 

Per chiamare a raccolta stasera il «popolo» della Macogna, il territorio è tappezzato di striscioni e volantini. A metterli il comitato di cittadini «No alla discarica Macogna», che da un anno presidia, quotidianamente, la discarica. 

Il sindaco di Berlingo, Cristina Bellini, ha preso carta e penna per invitare i primi cittadini di tutta la provincia «nello spirito della marcia del 2015, un evento denso di emozioni che riaffermò il legame tra le istituzioni più vicine alla popolazione e il territorio, a prescindere dalle appartenenze politiche. Perché vogliamo parlare di Macogna, ma più in generale della salute nel Bresciano, alzando lo sguardo rispetto agli stretti confini amministrativi».

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