Bassa

Nella Bassa un'invasione pacifica di uccelli di grossa taglia

A Villa Zaccaria, vicino a Quinzano, si è formata una colonia di volatili: l’obiettivo? «Difendersi a vicenda»
Un nido di cormorano nella Bassa  - © www.giornaledibrescia.it
Un nido di cormorano nella Bassa - © www.giornaledibrescia.it
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La Bassa è quella del Sud estremo della Provincia bresciana. Per raggiungerla devi oltrepassare il paese di Quinzano d’Oglio che sta sul confine dell’agro cremonese. Là, sorge una delle più sontuose ville di pianura, quella dei Marchesi Zaccaria, nel paese di Bordolano. Tra i due centri scorrono le acque del fiume Oglio: tutt’intorno la natura la fa ancora da padrona.

È nel grande parco della villa seicentesca, ricco di antiche e maestose piante che hanno presa dimora garzette, nitticore, aironi cenerini e guardabuoi bianchissimi. Nel cielo vola anche qualche cormorano nero come la pece. Ed è proprio sulla sommità di questi alberi che ha preso forma e si può osservare una colonia di uccelli, una garzaia, dicono gli esperti, una numerosa comunità di volatili di grossa taglia, chiassosi e nidificanti.

«Si sono riuniti - dice l’ornitologo Mario Caffi - perché ne traggono vantaggio, si difendono a vicenda in caso di pericolo. Chi ha costruito il nido più in alto dà l’allarme per chi lo ha intrecciato in basso, approfittando delle robuste ramificazioni. Tutti insieme covare le uova e allevare i pulli in comunità, numerosa e solidale. I nidi non sono tanti - aggiunge l’ornitologo - ma cresceranno di numero l’anno venturo, succede sempre così, come è capitato a Ostiano, Gabbioneta e Manerbio». Infatti è la prima volta che Villa Zaccaria ospita una concentrazione tanto numerosa di volatili.

Qualche nido è già vuoto, altri ospitano i piccoli che, appollaiati sui bordi della loro casa fatta di robusti arbusti, attendono l’imbeccata degli adulti. Questi fanno la spola dal nido al fiume, dove catturano pesci e rane. Sotto gli alberi, a terra e in proiezione verticale con le nidificazioni, c’è il cimitero delle uova cadute, dei piccoli meno fortunati che non sono riusciti a coprirsi di piume per intraprendere il primo volo. Dopo averli fotografati, i piccoli della garzaia con sede in Villa, sono stati inanellati per conto dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale.

 

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