Bassa

Né il contadino né la sua sagra temono il tempo

Nel weekend grande partecipazione alla festa di Mairano che rievoca la tradizione rurale
In molti hanno partecipato alla sagra di Mairano - © www.giornaledibrescia.it
In molti hanno partecipato alla sagra di Mairano - © www.giornaledibrescia.it
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La sagra del contadino, sfidando le previsioni del tempo, non proprio belle, si è conclusa comunque con il botto. Anche in assenza del sole spendente, ieri molte persone si sono aggirate per le vie di Mairano addobbate come negli anni del primo Novecento.

Tutti hanno seguito con grande interesse le molte attività proposte: rievocazioni storiche di antichi mestieri, la mostra «Eredità costumi ed arti della civiltà contadina», allestita nel portico del palazzo comunale, il concerto itinerante della banda Santa Cecilia e la dimostrazione del casaro all’interno del museo della civiltà contadina. In molti hanno pure usufruito del servizio di «trattor navetta». Questo tanto per citare alcune delle molteplici attività, iniziate già di buon mattino, alle 6, con il tradizionale «Canto del gallo».

Riannodare i fili del proprio passato suscita sempre sensazioni positive e la gente accorsa ieri nel piccolo ma accogliente paese della Bassa probabilmente ha voluto riassaporare l’atmosfera dei tempi andati. La sagra del contadino di Mairano, andata in scena nel fine settimana, è da sempre una bella occasione per rivivere, attraverso una scenografia studiata nei dettagli, la vita quotidiana dei mairanesi di inizio Novecento. Ieri, nell’ultima giornata dedicata alla sagra, organizzata dal gruppo «Amici del museo della civiltà contadina», protagonista indiscusso è stato il Museo della civiltà contadina dedicato a Dino Gregorio.

Ed è proprio attorno a questa suggestiva realtà che da 15 anni si organizza questa festa, sempre più curata. Marco Quadrini, presidente del gruppo «Amici del museo della civiltà contadina», tratteggia un bilancio positivo di questa edizione: «Siamo stati un po’ in balia del tempo, ma alla fine tutto è andato come da programma. Questa festa è molto amata e sempre molto partecipata. Lo stand gastronomico gestito dal museo ha fatto il tutto esaurito ogni giornata della sagra».

 

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