Bassa

Montichiari cerca di capire e si concentra sulle discariche

Arpa sta ultimando il monitoraggio della Systema, mentre ha consegnato la relazione sui controlli effettuati all’interno della Gedit
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Il fatto che finora non siano state individuate cause non significa che problema non esiste. Lo sanno bene i cittadini di Montichiari, che hanno partecipato numerosi nelle scorse ore alla seduta della commissione consiliare ambiente, convocata nella sede del municipio per definire un protocollo di azioni da mettere in campo per accertare l’origine degli odori che attanagliano Montichiari e le sue frazioni e che nei giorni scorsi hanno provocato malesseri non solo tra i bambini della scuola primaria di Vighizzolo. A confronto Arpa, Ats, Provincia e Comune. E quest’ultimo si è già fatto carico di alcuni impegni.

“Raccolta sistematica delle segnalazioni, anche attraverso una piattaforma online, individuazione di alcune sentinelle segnalatrici e controllo sistematico dei formulari delle discariche attive, dove verranno mandati ogni giorno gli agenti della Polizia Locale” ha spiegato l’assessore all’ambiente di Montichiari, Maria Chiara Soldini. Da parte dell’ATS, cui il sindaco si è rivolto per chiedere come tutelare la salute dei suoi concittadini, per ora non sono arrivate risposte, ma un chiarimento sui valori della carbossiemoglobina nel sangue dei bambini, leggermente superiore ai limiti.  “Per attribuire al monossido di carbonio l’origine dei malesseri i livelli nel sangue dovrebbero raggiungere almeno il 10%, mentre nel sangue dei bambini la carbossiemoglobina rilevata non supera il 2%”  ha spiegato l’Ats.

Esclusa l’ipotesi monossido, le ricerche si concentreranno dunque sulle discariche attorno a Vighizzolo. Arpa sta ultimando il monitoraggio presso gli impianti di Systema, mentre ha consegnato alle autorità competenti la relazione conclusiva sui controlli effettuati all’interno della Gedit proprio nei giorni dei malesseri. “Abbiamo segnalato alcune criticità all’autorità competente, che ora dovrebbe procedere alla revisione degli atti autorizzativi imponendo delle prescrizioni che potrebbero anche incidere positivamente sul fenomeno degli odori molesti” ha annunciato Maria Luisa Pastore, direttore di Arpa Brescia.

Tra le intenzioni del Comune l’acquisto di strumentazione tecnologica per il monitoraggio degli odori e la nomina di un esperto in materia, che esulerebbero però dalle azioni previste dalla normativa regionale sulle molestie olfattive risalente al 2012, che l’assessore Soldini si augura quindi possa essere rivista al più presto, così da attribuire maggiori competenze e possibilità di intervento ai Comuni. Intanto l’Arpa ha garantito che a breve saranno ultimate le analisi sui campioni raccolti nelle discariche nei giorni dell’emergenza e su un deodorante utilizzato a scuola, nella speranza di circoscrivere la causa dei miasmi e risolvere così il problema.

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