Bassa

Mini tangenziale, c’è il via libera da parte del Tar

Respinto il ricorso dell’azienda agricola Sturla Vittorio: cade l’ultimo ostacolo
Il Comune di Manerbio  © www.giornaledibrescia.it
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È caduto anche l’ultimo ostacolo sulla strada che porta alla realizzazione della mini tangenziale di Manerbio. Il Tar di Brescia ha respinto il ricorso dell’azienda agricola Sturla Vittorio che chiedeva, tra le altre cose, l’annullamento della delibera di approvazione del progetto definitivo dei lavori di completamento della tangenziale ovest e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.

La bretella andrà a collegare la Ss 45 bis alla Provinciale 668 Lonato-Orzinuovi sollevando così il paese dal traffico pesante in entrata ed uscita dalla zona artigianale. Un’opera che sarà realizzata dalla ditta «Linea Verde», leader del settore agroalimentare, a scomputo degli oneri di urbanizzazione per la superficie concessa per l’ampliamento dei propri capannoni. Se con altri proprietari agricoli il Comune aveva trovato un accordo, così non è stato per l’azienda agricola «Sturla» che ha preferito percorrere la strada del ricorso amministrativo.

Per l’azienda, che alleva bovini e suini, la variante approvata penalizzerebbe in maniera eccessiva l’attività economica. I giudici hanno rigettato tutti i motivi di ricorso. Tra questi c’era anche la questione che l’amministrazione non avrebbe tenuto conto delle proposte avanzate dalla ricorrente. «Il Comune di Manerbio - si legge nella sentenza - si è attivato presso le parti facendosi promotore di una soluzione meno invasiva per i ricorrenti, grazie allo spostamento, seppur minimo, dell’asse viario verso est.

I contendenti hanno manifestato apprezzamento per questa soluzione, e tuttavia hanno chiesto di inserire clausole in rettifica, impedendo oggettivamente una convergenza sull’ipotesi: pertanto, l’amministrazione ha proseguito nell’iter realizzativo secondo il tracciato individuato fin dal 2011». «L’articolazione del procedimento appena descritta - continuano i giudici - dimostra che l’amministrazione ha avuto premura di elaborare una proposta alternativa, che l'ha coltivata anche mediante un tavolo di confronto con le parti (con la mediazione delle Associazioni di categoria), e ciononostante lo sforzo non ha avuto esito positivo».

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