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Lotta contro i tumori, la pubblicità colpisce a cuore e polmoni

«Ogni volta che accendi una sigaretta, ti colpisci da solo». Il messaggio arriva dal creativo di Urago d'Oglio Gigi Pasquinelli
Il video per la campagna Lotta contro i tumori
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La sagoma abbozzata di cuore e polmoni sotto i cerchi concentrici del bersaglio. Persone di tutte le età che impugnano un’arma, si concentrano e sparano. Il messaggio che ritorna è chiaro: «Ogni volta che accendi una sigaretta, ti colpisci da solo». Lo firma - per la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) - un creativo di Urago d’Oglio, Gigi Pasquinelli, 33 anni. 

La campagna volta a «colpire nel segno» tutti i fumatori è stata lanciata in occasione della Giornata mondiale senza tabacco indetta il 31 maggio e, nei giorni scorsi, ha consentito al giovane art director e al suo team di vincere un oro agli «Adci Award» nella categoria «Design no profit» nell’ambito dell’«IF! Italians Festival».

Considerata l’importanza di questi premi nel contesto pubblicitario nazionale, per Gigi la soddisfazione è grandissima: «Il percorso - ammette - che mi ha portato dal mio paese di provincia alla "serie A" della pubblicità è stato lungo e faticoso. Ma mi consente di dimostrare che chiunque può riuscire a raggiungere i propri obiettivi se è davvero determinato».

La campagna premiata consiste in un video girato al Tiro a segno di Milano (e diffuso sui social e su You Tube). Nel dettaglio i creativi della TBWA\Italia (la società per cui Gigi lavora) hanno sostituito i bersagli con il disegno stilizzato di cuore e polmoni all’insaputa degli atleti.

Che, dopo aver sparato, si sono trovati tra le mani il messaggio della Lilt. I cartelli colpiti sono stati poi affissi per alcune settimane a Milano. Gigi si è affermato agli «Adci Award 2016» anche con un bronzo nella sezione «Art director» per il video «Siamo quello che facciamo» volto a mettere in evidenza la componente artigianale della creatività. Prima di approdare (cinque anni fa) alla TBWA\Italia di Milano, il giovane ha frequentato l’Accademia di Belle Arti Laba e un master in pubblicità allo Ied. Il suo sogno? «Continuare a fare quello che sto facendo»

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