Bassa

L'imprenditore musicista dona 60 chitarre per la baby banda

Il regalo di Ugo Cominelli, pilastro della Bandafaber, ai bambini di Ghedi: «So cosa vuol dire fare sacrifici per poter suonare»
Ugo Cominelli con le chitarre donate alla banda e all'Istituto comprensivo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ugo Cominelli con le chitarre donate alla banda e all'Istituto comprensivo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ugo Cominelli suona la tromba da quando aveva ancora le braghe corte: in numerose bande bresciane, ma anche in alcune fanfare, con le quali in più occasioni ha girato il mondo. Da qualche anno è uno dei pilastri di Bandafaber, il gruppo musicale diretto da Francesco Andreoli, che sta riscuotendo grande successo non solo a Brescia. Ugo, che abita a Vighizzolo, è un imprenditore di successo. A Ghedi ha da poco aperto la «2C, ecologia in elettronica», un’azienda che si occupa di recupero metalli (soprattutto nel settore dell’elettronica) che va ad affiancarsi ad altre sue aziende. Di trombe ne possiede una mezza dozzina, che utilizza a seconda della necessità, o di come gli gira. Se le può permettere e le ha acquistate. Ma non è sempre stato così. «Non senza sacrifici – ricorda –, quand’ero ragazzino mio padre mi regalò una tromba, nella quale soffiai per tanti anni, fin quasi a consumarla. Erano momenti difficili: di soldi ce n’erano pochi per mangiare, figurarsi per suonare…».

Memore di queste miserie, ora che può, Ugo ha deciso di aiutare i giovani che si avvicinano alla musica, regalando loro 60 chitarre: una trentina andranno alla Banda musicale di Ghedi, le altre all’Istituto comprensivo. «So che siamo in un periodo difficile – dice -. E so cosa prova un bambino che vuole suonare, ma non ha i mezzi per farlo. Per questo, avendone la possibilità, ho deciso di fare qualcosa». Conoscendo bene le necessità di chi suona, Ugo ha fatto in modo che le chitarre non siano tutte uguali: ve ne sono per suonatori destrorsi e per sinistrorsi, alcune rigorosamente classiche, altre col pick up integrato per collegarle all’amplificatore. Vi sono pure alcuni bassi a quattro corde, perché per suonare insieme servono anche quelli.

«Ringrazio Ugo Cominelli per questo bellissimo gesto – dice Matteo Bonetti, presidente del Corpo musicale di Ghedi -. Un gesto che per noi ha una duplice valenza. Innanzitutto perché, in un periodo di ristrettezze economiche, questa donazione capita a fagiolo. Eppoi perché ci aiuta a implementare un progetto per bambini a cui teniamo molto: mettere insieme gli strumenti caratteristici della banda con le chitarre. Con tanti strumenti a disposizione è tutto più facile». «Ugo Cominelli è un grande – sentenzia l’assessore Luca Mostarda -. Neanche il tempo di portare a Ghedi la sua attività, che ha già lasciato il segno. Questa donazione è solo l’inizio di una collaborazione destinata a durare nel tempo: stiamo infatti studiando un progetto che prevede la partecipazione della sua azienda, che si occupa di ecologia, insieme con le scuole del territorio. A breve ci saranno interessanti novità…».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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